Fantacalcio, COME CAMBIA FANTACALCISTICAMENTE IL GENOA
Nuovo avvicendamento in serie A. Il derby è stato fatale per il Genoa, che ha esonerato Ivan Juric. La sua panchina era già a rischio dopo la sconfitta in casa della Spal, ed il derby, perso seppur con dignità, ha costretto la società al cambio di rotta. Quello che è emerso in queste prime 12 giornate è un Genoa con poca qualità, che sembrava aver trovato la giusta via dopo la vittoria a Cagliari ed in pareggio in casa del Milan, ma che ha mostrato limiti evidenti di personalità con Spal e, soprattutto, Sampdoria.
Dunque ennesima rivoluzione di Preziosi, targata Giorgio Perinetti e Davide Ballardini, che ritorna per la terza volta sulla panchina rossoblù. Quello che lega Ballardini al Genoa è davvero un rapporto speciale. La prima volta, nel 2010, fu chiamato a sostituire Gasperini, alla fine del suo ciclo a Genova, dove nelle prime 5 giornata portò ben 10 punti alla squadra. Vinse entrambi i derby e concluse con un dignitoso 10 posto che però non gli valse la conferma. La seconda chiamata arriva nel 2013, subentrando a Delneri, e fu nuovamente un toccasana per la squadra che colse la salvezza con due giornate d’anticipo. Anche stavolta però non fu riconfermato. Ma come si suol dire “non c’è due senza tre”.
Dopo un classico periodo di ambientamento in cui non dovrebbe cambiar nulla rispetto al passato, il modulo di riferimento del neo allenatore rossoblù sarà il 4-3-1-2, modulo che consente maggiore copertura in fase di non possesso, sfruttando le qualità delle mezzali e terzini che si sovrappongono durante la fase offensiva arrivando spesso e volentieri sul fondo a crossare. Potrebbe essere la svolta per Bertolacci, che fece benissimo proprio con Ballardini da trequartista, libero di svariare su tutto il fronte d’attacco, al punto di ricevere la chiamata del Milan.
Modulo 4-3-1-2
Perin
Rosi – Izzo – Rossettini – Laxalt
L. Rigoni – Veloso – Omeonga
Bertolacci
Taarabt – Lapadula
PORTA: Per la porta nessun dubbio, il titolare indiscusso resta Perin.
DIFESA: i due centrali dovrebbero essere Izzo e Rossettini, che se stanno bene garantiscono qualità e fisicità al reparto. Le alternative Zukanovic, Gentiletti e Spolli pronti a giocarsi le loro carte. Anche sulla destra sembra che Rosi parta in vantaggio rispetto a Lazovic, in quanto garantisce maggiore copertura rispetto al serbo, mentre nessun dubbio sulla sinistra dove il titolare resta Laxalt. Dietro Biraschi e Migliore.
CENTROCAMPO: a dettare i tempi ci sarà Veloso, uomo su cui Ballardini punta molto per garantire maggiore fluidità alla manovra offensiva, mancata nelle ultime uscite. Ai lati Omeonga e Luca Rigoni, altro giocatore su cui il tecnico punta molto (come dichiarato nella conferenza di presentazione), che garantisce esperienza e personalità. Prime alternative Cofie e Brlek.
TREQUARTI: Potrebbe davvero essere di Bertolacci il ruolo di trequartista, ruolo già ricoperto e sul quale può davvero ritrovarsi.
ATTACCO: l’attacco sarà composto da un sempre più ritrovato Taarabt e da Lapadula, che dovrà conquistarsi fiducia e posto a suon di gol, ciò che tutti si aspettano da lui. Anche perché dovrà guardarsi le spalle da Galabinov che ha sempre ben figurato quando è stato chiamato in causa, e soprattutto dal talento di Pellegri, mostratosi davvero un rapace in area di rigore. Non dimenticando Pandev (elogiato sempre in conferenza) , Palladino e Centurion su cui mister Ballardini sembra voler puntare provandolo sia dietro alle due punte ma anche come centrale in un ipotetico tridente offensivo.
BALLOTTAGGI:
Rossettini – Zukanovic 60%-40%
Omeonga – Cofie 60%-40%
Rosi – Lazovic 60%-40%
Bertolacci - Centurion 60%-40%
Taarabt – Pandev 55%-45%
Lapadula – Galabinov – Pellegri 50%-25%- 25%
Modulo Alternativo: alternativa al modulo principale potrebbe essere il 3-4-1-2 dove entrerebbe Zukanovic come terzo di difesa accanto a Rossettini ed Izzo, alzando Rosi e Laxalt sulla linea di centrocampo accanto a Veloso e Rigoni e l’attacco formato da Bertolacci dietro a Taarabt e Lapadula. Ma attenzione sempre a Pandev e Centurion .