Barella come Gattuso e Verratti? Spalletti non ci rinuncia. Attesa per gli esami di oggi
Fonte: Dal nostro inviato a Coverciano
Nicolò Barella non si allena col resto della Nazionale da lunedì scorso. Il centrocampista dell'Inter dopo uno Scudetto conquistato con largo anticipo ha accusato i primi carichi di lavoro a Coverciano e dopo tre giorni di allenamenti è stato costretto ad alzare bandiera bianca: affaticamento al retto femorale della gamba destra. Rientrato a Coverciano nella giornata di ieri, all'indomani della definitiva lista dei 26 e dopo la nascita del figlio Romeo, Barella al pari di Meret ha svolto lavoro differenziato e solo questa mattina svolgerà esami strumentali per avere notizie più approfondite sull'affaticamento. "Siamo un po' preoccupati, ma non eccessivamente. Lo aspettiamo", ha detti ieri da Parma Gabriele Gravina. Parole che ricalcano quando detto dopo il test contro l'Under 20 da Spalletti. Barella è troppo importante per questa Nazionale e per questo l'idea è quella di aspettarlo, di andare avanti con lui anche se lo scotto da pagare dovrà essere quello di non averlo a disposizione per il match d'esordio contro l'Albania.
Non sarebbe la prima volta. E poi a rincuorare il commissario tecnico ci sono un paio di precedenti beneauguranti: nel 2021 Roberto Mancini decise di portare con sé Marco Verratti pur sapendo di non poterlo avere a disposizione per le prime due partite. In quella occasione, a circa un mese dall'inizio della competizione, Verratti col PSG rimediò la lesione del collaterale mediale del ginocchio destro: 4-6 settimane di stop. Mancini poté rimetterlo in campo solo a partire dalla partita contro il Galles.
Nel 2006 una situazione simile capitò a Marcello Lippi. Contro la Svizzera, in un test amichevole prima dell'inizio del torneo, Gennaro Gattuso rimediò la lesione al quadricipite della gamba destra. Lippi meditò a lungo sulla possibilità di portarlo o meno in Germania, poi optò per il sì. "Anche perché - disse in quella occasione Gattuso - mi sarei legato al pullman con una corda. E se mi cacciavano andavo lo stesso". Gattuso nel 2006 saltò il match d'esordio contro il Ghana per poi tornare a partita in corso già dal secondo match contro gli Stati Uniti: il suo recupero per la conquista della Coppa del Mondo fu fondamentale.