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Un campionato meraviglioso, la Juve riapre tutto. E il mercato ora cambierà gli equilibri?

di Luca Marchetti
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© foto di Federico De Luca

La Juve ha battuto il primo vero grande colpo del suo campionato. La vittoria sul Milan è doppiamente importante. Intanto perché arriva contro la prima della classe che finora nessuno era riuscito a battere. La seconda è perché le conseguenze, sulla classifica ma soprattutto sulla testa e sulle motivazioni, di questa vittoria possono essere estremamente positive. Nella serata in cui perdono Milan (appunto), Napoli e Inter, la Juve accorcia. Domenica ci sarà Roma Inter e poi l’incrocio proprio fra i nerazzurri e i bianconeri. Un campionato meraviglioso. La Juve ha accorciato la classifica in generale ma soprattutto la sua. E dopo questa prova autorevole (arrivata anche con qualche difficoltà dovuta alle assenze) può nascere la convinzione per allungarla ancora. Intanto vanno fatti certamente i complimenti a Pirlo e poi alla società. Che non solo lo ha sempre protetto ma gli ha messo a disposizione una rosa profonda che può supportare anche diverse assenze senza quasi accorgersene. E per la mentalità che da sempre ha avuto: la convinzione mostrata da Paratici (abbiamo una rosa che ci permette di affrontare anche queste situazioni) e da Pirlo (11 buoni da mandare in campo li trovo certamente) nel pre l’abbiamo vista anche in campo.
La sconfitta non deve demoralizzare il Milan. Il Milan rimane primo. E soprattutto ha dimostrato per larghi tratti perché è primo. Se la Juve ha giocato bene il Milan non ha sfigurato. Calabria è l’immagine di oggi di questo Milan. Una gran partita (condita dal gol) in un ruolo praticamente mai interpretato. Il Milan è questo oggi: una grande convinzione. La capacità di essere competitivo in qualsiasi circostanza con tantissime assenze, quasi chirurgiche quelle imposte dal Covid. Non si è scomposto nessuno in casa rossonera e hanno messo in campo tutto. Forse, paradossalmente, sono stati “traditi” da uno degli uomini migliori di questa stagione Theo Hernandez che contro Chiesa ha sofferto e non poco. Ma questa sconfitta non scalfisce le ambizioni rossonere. Anzi: aver affrontato la Juventus così gli da ancora più forza. E fra poco rientreranno anche gli assenti. Sarà semplicemente più divertente seguire il campionato, visto che anche la Juve ora si è affacciata ai piani alti.
E il mercato come sarà condizionato da questa partita? Per il Milan zero. Idee chiare sin dall’inizio. Giovani di grande qualità per allargare la rosa. Simakan e Koné per i quali ci sarà da lavorare ancora un po’. Idem per la Juventus che invece dovrà capire, sempre al netto delle cessioni, come poter accontentare Pirlo sul discorso attaccanti. I nomi sono sempre quelli, ma ancora non è il momento di affondare.
La vera conseguenza del campionato sul mercato è arrivata a Parma dove l’impresa a Liverani non è riuscita. Legare la sua permanenza sulla panchina alla partita contro l’Atalanta significava praticamente aver già deciso (salvo miracoli) vista anche la lista degli indisponibili e la situazione in generale in casa Parma.

Gli allenatori in genere non hanno una vita facile, a maggior ragione quest’anno dove in tanti stanno avendo difficoltà, chi ne ha di più è chi ha iniziato proprio in questa stagione una nuova avventura. Liverani (in buona compagnia) è fra questi. Forse in una stagione del genere la pazienza poteva essere utilizzata con meno parsimonia, ma giustamente ogni società fa le proprie valutazioni e deve tenere conto dei trend e dei risultati, che poi sono l’ultimo giudice.
E così torna D’Aversa, dopo la separazione burrascosa, di qualche mese fa. D’Aversa a Parma non è legato solo dal contratto ma anche dallo straordinario percorso fatto sotto la sua gestione. Conosce l’ambiente, conosce buona parte della rosa. Ha dimostrato di saper toccare le corde giuste con i suoi giocatori, di saper tirare fuori il meglio dal suo gruppo. Ora bisognerà anche capire come il Parma potrà anche intervenire sul mercato, visto che quest’anno la linea societaria era stata molto chiare: giovani da lanciare per arrivare alla salvezza. Ma è chiaro che qualcosa a prescindere dalla carta d’identità andrà fatto visto anche quello che ha detto proprio Liverani nel commento alla sconfitta di Bergamo.
Per il resto la giornata della Befana ci ha regalato discrete sorprese. La sconfitta dell’Inter e quella del Napoli fanno rumore. Simili per come sono arrivate, per la mancanza di concretezza in zona gol, per le occasioni sprecate.
Ma se il passo falso dei nerazzurri arriva dopo 8 vittorie consecutive, quello del Napoli non consente alla squadra di Gattuso di rientrare nel giro per la testa della classifica. Il Napoli ha perso tante partite (questa è la quinta), nonostante abbia la miglior difesa del campionato e un attacco di tutto rispetto. Gattuso parla di saper annusare i momenti in cui bisogna aver paura, sviluppare un senso di squadra diverso, essere più concreti nelle tante occasioni che si producono. Di sicuro è una questione di atteggiamento mentale, forse paragonabile a una maturità non ancora acquisita in pieno mixata con un’eccessiva confidenza con le proprie capacità. Rimane la sensazione di un cantiere ancora aperto, di occasioni non sfruttate appieno.
Il mercato non aiuterà: il Napoli non ha particolari necessità, l’Inter (preventivamente dovrà occuparsi però delle uscite, Eriksen e Pinamonti) potrebbe andare alla ricerca di una punta. Ed è attenta alle occasioni che può regalare il mercato: ecco perché Eder oggi sarebbe la più allettante. Oggi.
Il Genoa cercherà di chiudere per Sokratis Papasthatopoulos, dal quale aspetta una risposta proprio nelle prossime ore. Il difensore si libererà gratuitamente dall’Arsenal e aspetta l’offerta del Fenerhbace. Ma è pronto a volare in Italia qualora non fosse superiore. A proposito di difensore: lo ha scelto il Bologna. Si tratta di Soumaro, del Lille, lo scorso gennaio al Genoa, senza troppa fortuna visti gli infortuni. Ora spazio alla caccia all’attaccante e i nomi in questo caso sono due: Zaza (che lascia il Torino solo a titolo definitivo) e Torregrossa del Brescia.
Di attaccanti ha bisogno anche la Fiorentina a maggior ragione ora che si è fatto male anche Ribery. Il problema ulteriore è che gli “scontenti” Cutrone e Kouame hanno richieste. Per Cutrone, oltre al Parma, c’è anche la possibilità di un ritorno in Premier (al Wolverhampton si è fatto male Jimenez), per Kouamé invece continua il grande pressing del Torino (che vuole anche Duncan dalla Fiorentina) e non molla il Verona, che nel frattempo punta anche Lammers, dell’Atalanta. Poi se dovesse partire Lirola direzione Marsiglia i primi due nomi valutati sono Malcuit e Conti.
Il Torino oltre Kouamé e Duncan vorrebbe anche Fares, della Lazio, ma per il momento non ci sono margini per la chiusura dell’operazione. Al Cagliari piace Frabotta (legato comunque al possibile rientro di Pellegrini dal Genoa alla Juventus) e che dopo la “titolarità” di ieri difficilmente si trasferirà. L’Udinese per la difesa valuta Ben Davies, central del Preston in Championship. Può essere il sostituto di De Maio, per cui i friulani ora sono pronti a valutare offerte.

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Domenica 19 Maggio 2024
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