Menù Notizie

La retorica di chi vuol fermare il pallone, un indotto da quasi 5 miliardi. Il calcio non è solo Ronaldo ed è alla base di quest'Italia alla deriva

di Marco Conterio
Nato a Firenze il 5 maggio del 1985, è caporedattore e inviato di Tuttomercatoweb.com. In passato firma per Il Messaggero e per La Nazione, speaker per RMC Sport e per Radio Sportiva
Foto

Non so cosa verrà dopo e detesto la retorica. La ripudio, schiava di cliché, avida di gretta banalità. "Prima la salute", ma poi? Siamo nell'epoca del buio oltre la siepe e neanche della Pasqua coi tuoi, con chi vuoi. Siamo soli, mura e spirito, quando regge, finché c'è l'animo. Perché c'è una lotta dura da combattare al fronte, e quella conta, quella prevarica, quella vale. Ma se solo quella vale, allora qui ci fermiamo. Riposiamo in attesa della luce, preghiamo, confidiamo e non reagiamo. Invece no. E' una questione di leggerezza e superficialità, maneggiare con cura la nostra vita è l'insegnamento di questa tragedia. Quel che sarà dopo non è dato saperlo, come il ciclista d'un tempo, in fuga tra la pioggia, che non ha studiato il percorso, che valica la montagna e si butta in picchiata, verso nuove discese, valli, tramonti. Siamo stati onesti gregari, e per il disonesto ora non c'è giustificazione. Siamo a portar le borracce, le mascherine, i guanti di sfida alla morte. A farci esami di coscienza con le nostre musiche e silenzi. Cosa conta? Quanto, conta? E via discorrendo e pensando, con orologi fermi o almeno pare, con lancette lente, così sembra.

Il virus è un'infinitesimale particella di male che ci ha tolto la grandezza del tutto
. La vita. La libertà. La libertà di viverla, questa vita, e l'importante è saper commisurare il dolore e la sofferenza e riportarla alla realtà. Delle bare che scorrono in una processione straziante, degli uomini soli che piangolo la propria solitudine, delle donne e dei figli, delle madri e dei nonni. A ciascuno il suo, l'importante è la bilancia. Nessun dorma, in queste notti di pensieri, ma nessun dramma, quando la luce c'è. Sicché, e torniamo a noi, anzi iniziamo a farlo, basta col calcio che è guerra. Battaglia. Scontro. Così vorrebbe anche il tifoso che nel rifugio del suo essere uomo, ha l'appiglio del pallone. Milioni così in questo stato e soffocare l'anima è esercizio di puro masochismo. Priorità, dicevamo. Il mondo del pallone le ha perse, tra un portavoce che discorre di complotti, un presidente che conta le monete, uno che pensa alle cause e mai agli effetti.

Ripartire. Certo che è lecito pensarci, perché se c'è stato un prima, c'è un oggi che trema ma la realtà si costruisce solo col futuro. Coi mattoni. Servirebbe Bergamo, che ha però altri pensieri, per costruire le nostre fondamenta. Chiuder bottega significherebbe costringere un indotto al fallimento. Un indotto da 4,7 miliardi, di cui 1,2 al fisco, secondo il bilancio integrato della FIGC del 2018. E se chi è nelle stanze di quei bottoni grandi e dorati non ci pensa, perché luxury first, comunque quelle saranno decisioni a cascata. Siamo l'ultimo scoglio sotto il Niagara, noi che battiamo tasti, i Dilettanti che prendono lo sponsor della pizzeria in piazza o dell'elettrauto all'angolo. Però la vita è un fiume che scorre e prima o poi bagna o travolge tutti. C'è da sperare che a monte, da chiederlo piuttosto, vengano issate dighe e che ci sia un progetto perché il mondo del calcio, che è la terza azienda del nostro paese, non s'alluvioni.

La Serie A si salverà, alla deriva ma con tante scialuppe a cui aggrapparsi. In fondo nel Mediterraneo navigano in tanti. La B forse, le prenderà avida la scia, perché in quel mare è poco dolce naufragare. Da lì in poi il buio, tra una C che era già balbuziente, da una D in poi che vivono aggrappate a una speranza. Quando riprendere a giocare, si chiedono in Lega? Quanto tagliare di stipendi? Che mercato fare? Il mondo viaggia a troppe velocità per prendere l'abbrivio giusto, per saltargli sopra. Ora c'è una data, pare, sembra. 4 maggio, per tornare a sudare, col Governo che tratta il calcio come qualcosa di ludico anziché come un movimento che porta soldi e pranzi e cene a tanti italiani. Non prima, nessuna concessione di quelle richieste dal carrozzone a chi è nelle stanze dei bottoni.Poi una stagione che sarà un tour de force, tre partite a settimana, tutte a porte chiuse, fino all'assegnazione del titolo più paradossale della storia. La logica avrebbe voluto che tutto si fermasse ma così non è stato. Così non sarà. Così non può essere. Il calcio è un treno che potrà anche rallentare, virare direzione, ma non può fermarsi. Altrimenti deraglia e, con lui, per primi, tutti quelli che dal basso con lui vivono, campano, e tirano avanti. Sicché niente retoriche o ipocrisie, che il pallone vada avanti è interesse di moltissimi che fan parte del suo indotto. Lo farà a porte chiuse, segno che va protetto l'investimento alla faccia della passione. Non è questo il momento di ripartire, ora è l'ora delle scialuppe. Non so cosa verrà dopo ma so una cosa. Che dovrà ripartire, tutto, con dei principi migliori. Più sani. Meno legati all'investimento e dell'uomo, e dunque anche del tifoso, chi se ne importa. Sarà retorico, questo. Ma è quel che ci serve.

Altre notizie
Lunedì 6 Maggio 2024
19:30 Serie A Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali: Lindstrom la spunta su Ngonge. Out Juan Jesus 19:26 Calcio esteroUfficiale Terzo colpo per l'Heidenheim 2024/25: dal Darmstadt arriva l'esterno Honsak 19:24 Serie A L'Atalanta la ribalta: Koopmeiners con un gran tiro da fuori fa 2-1 sulla Salernitana 19:23 Serie A Fiorentina, Commisso: "Dopo il dramma Barone più responsabilità a Ferrari e Pradè" 19:19 Serie A Scamacca non si ferma più: assist di Pasalic e gol dell'1-1 contro la Salernitana
19:19 Serie B Serie B, ufficializzati gli orari delle gare di playoff e playout: il quadro completo 19:15 Serie A Frosinone, Okoli: "Inter? Se siamo convinti di ciò che facciamo ce la giochiamo con tutti" 19:11 Calcio esteroUfficiale Il West Ham annuncia l'addio di Moyes. Tutto pronto per l'approdo di Lopetegui 19:08 Serie A Roma, scelto il direttore sportivo e avanti con De Rossi: l'annuncio sarà contestuale 19:06 Serie ATMW Branchini: "La Superlega è inevitabile. In pochi credono nella giustizia sportiva" 19:04 Serie B Parma in A, la rivincita di Cyprien: "Ho lavorato tanto anche quando ero fuori squadra" 19:04 Altre NotizieTMW Radio Valentini: "Agenzia governativa di controllo? Un'entrata a piedi uniti da rosso" 19:00 Serie A Sarà un Napoli tutto nuovo: De Laurentiis sposa la linea del progetto pluriennale 18:58 Serie A Agenzia di controllo del Governo sul calcio, Malagò: "C'è sempre margine per ricucire" 18:55 Calcio estero Hummels: "Sogno la seconda finale a Wembley. Che bello giocare gare così a 35 anni..." 18:53 Serie A Milan a caccia di un bomber, la clausola di Sesko è variabile e salita a 65 milioni di euro 18:52 Serie A Salernitana, Vignato al 45': "Stiamo giocando la nostra partita, speriamo finisca così" 18:51 Calcio estero Ajax, Farioli è nella short list per la sostituzione di van't Schip. In pole c'è Potter 18:49 Serie B Cosenza, per il riscatto di Tutino c'è tempo fino al 15 giugno. Servono due milioni di euro 18:48 Serie A Tchaouna fa esultare un Arechi semivuoto: Salernitana avanti 1-0 sull'Atalanta all'intervallo 18:45 Serie A Roma, Renato Sanches non rimarrà nella Capitale. Tornerà al PSG, poi nuovo prestito 18:42 Serie A Un gol da record e molto altro ancora: i numeri di Gleison Bremer in Roma-Juventus 18:38 Serie A Scontro Nardella-Commisso sul Franchi, il sindaco di Bagno a Ripoli sta con la società 18:34 Serie C Stefanelli fa le carte ai playoff di Serie C: "L'Avellino ha tutto per arrivare fino in fondo" 18:30 Serie A Bologna, Ferguson: "Stagione fantastica. Futuro? Non ci penso e qua sono felice" 18:26 Serie A Scarpa d'Oro, Haaland irrompe sul podio. Lautaro ora è sesto, risale anche Icardi 18:23 Serie A Restyling Franchi, Commisso: "L'unica cosa certa è che la Fiorentina avrà meno ricavi e più costi" 18:20 Serie A Salernitana in vantaggio sull'Atalanta al 18': Tchaouna segna l'1-0 18:19 Serie C Capuano: "Ai playoff con senso di responsabilità. Giocheremo per la città di Taranto" 18:15 Serie A Simone Inzaghi grande allenatore? Lui: "Percorso lungo, devo ringraziare Lotito e Tare"