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Juve, no allo scambio Higuain-Morata. Sì alla cessione secca. Frosinone in A: polemiche e controsensi. Seconde squadre e mercato, la nuova FIGC è già in confusione. C di Cosenza... non di Juve B

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il mercato, quello vero, dovrebbe entrare nel vivo solo questa settimana. Saranno i giorni di Sarri al Chelsea, di Ancelotti che inizia a chiudere qualche affare per il Napoli e del Milan che saprà di che morte morire. E' un modo di dire, lo specifichiamo. La Juventus, come sempre, è quella più avanti sul mercato anche perché quando non sei obbligato a rifondare diventa tutto più semplice. La Juventus gioca sempre di anticipo e i risultati si vedono. La vera arma in più dei bianconeri è Paratici col suo staff. Quando si muovono loro, gli altri stanno solo pensando di farlo. Perin, piaccia o no, è stata una mossa di anticipo. Sicuramente l'idea di avere due numeri uno non mi entusiasma ma, sta di fatto, che in due anni con 50 milioni di euro si sono portati in casa due ottimi portieri. Higuain è chiaro che lascerà Torino. Lo vuole lui e lo vuole la Juventus. L'argentino aspetta solo il passo di Sarri verso Londra ma, non appena il tecnico toscano avrà fatto il biglietto per l'Inghilterra, Gonzalo sarà pronto a seguirlo. Lo scambio con Morata non avrebbe alcun senso tecnico-tattico. Higuain va ceduto, ma solo per fare cassa e per non fare una perdita a bilancio. Con quei soldi la Juventus vada su un altro attaccante senza contropartite. Serve un bomber e non un buon centravanti come Morata. Morata sarebbe perfetto per il Milan ma vicino a Dybala serve uno con le caratteristiche di Higuain. Allison andrà al Real Madrid e prenderà una vagonata di soldi. Radja e l'Inter sono promessi sposi. Prima Ausilio dovrà definire il contratto di Icardi che, sinceramente, non ci spaventa affatto. Milinkovic-Savic sarà il tassello dominante di questo mercato. Il Real vuole saccheggiare Roma ma sarebbe un peccato, per la serie A, perdere Milinkovic-Savic. Se la Juventus non farà una follia, andrà in Spagna; ma sappiamo che i bianconeri non possono arrivare a spendere 120-130 milioni di euro, seppur stiamo parlando di un top player.
E' stato il week end dei verdetti, delle polemiche, delle sentenze e dei moralisti. Frosinone in A, Cosenza in B. Il Frosinone si è ripreso quello che ha buttato via, in maniera oscena, quella sera con il Foggia. Ha vinto i play off e ha zittito tutti sul campo. C'era poco da zittire perché si sono suicidati, ma hanno risposto sul campo e con i fatti. Bravi. Promozione meritata del Frosinone? Per quello che ha detto il campo, assolutamente sì. Ha vinto l'Empoli, troppi gol subiti per arrivare primi ma se avanti hai due mostri la difesa può anche subire, ha vinto il Parma che ci ha creduto fino alla fine e in A va il Frosinone che ha legittimato la promozione. Un mese dopo. Non ci va il Palermo che, meritatamente, resta in serie B per quello che ha fatto vedere durante la stagione. Squadra organizzata male, pessima costruzione dell'organico e durante l'anno non ha mai dato la sensazione di avere a disposizione una corazzata che in B avrebbe dovuto fare una passeggiata. E' l'ennesimo fallimento di Zamparini che, dopo la sconfitta, sposta l'attenzione sui palloni di Frosinone. Premesso che il gesto di alcuni calciatori del Frosinone è stato un gesto poco elegante e antisportivo, facciamo fatica sinceramente a indignarci per questi "mezzucci" per perdere tempo quando nello stesso campionato ci sono situazioni molto ma molto più gravi di un pallone lanciato in campo per perdere tempo. Sembra eccessivo dare lezioni di vita ad una società che si è fatta lo stadio in due anni, in serie B, in una piccola piazza che è già alla seconda promozione in serie A (perché queste piazze salgono, a volte, per casualità in A, ma se ci tornano significa che ci sono programmazione e serietà). Più che indignarsi per un pallone in campo lanciato a fine gara, Zamparini si indegni a guardare il suo bilancio pieno di segni meno, di debiti con lo Stato e di commissioni assurde che compaiono nel bilancio del Palermo ai tempi della serie A. I moralisti accendano i riflettori sul campionato di B dove ci sono tre società tecnicamente allo sfascio. I soldi a nero di Foggia, i milioni di debiti del Cesena che neanche può iscriversi con il conto federale prosciugato e il Bari con le pezze al sedere che si iscriverà, forse, ma senza mezza garanzia sul futuro. I palloni lanciati in campo per perdere tempo, i palloni nascosti dai raccattapalle sono "mezzucci" brutti ma che sono sempre esistiti nel mondo del calcio. Dagli anni '70. La differenza è che ora, grazie alla bravura delle televisioni, ci sono telecamere anche nei bagni dello stadio e il megafono dei social rende tutto più "complottistico". Qualcuno starà pensando "questo è amico del Frosinone per questo scrive così....". Stirpe, nella mia vita, l'ho sentito una sola volta al telefono perché voleva chiarire un mio attacco alla sua figura da Presidente quando in Lega, politicamente, prese una decisione a mio avviso sbagliata. Stimo il Direttore Giannetti perché chi vince ha sempre ragione, perché chi vince è bravo e chi lavora senza raccomandazioni merita stima. In generale, del Frosinone, mi interessa quanto del Cuneo o del Piacenza. Tradotto: nulla. Questo successo lo merita Moreno Longo che con i fatti sta dimostrando il suo valore. Da Torino a Vercelli fino alla grande esplosione di Frosinone. Gestire una squadra così non era facile. Ha vinto grazie al lavoro quotidiano.

Sempre sul pezzo e bravissimo a rimotivare la squadra dopo la disfatta dell'ultima di campionato.
Prendiamo, invece, l'altra squadra promossa ma in B. I play off che si è inventato Gravina sono risultati efficienti e vincenti. Grazie a questo nuovo regolamento possono esserci casi come quello del Cosenza. Il maxi play off non mi piaceva. Lo ammetto. Mi sembrava una buffonata. Quest'anno mi sono ricreduto. Gravina ha indovinato la formula. Così, grazie a storie come quella del Cosenza, tutti possono sognare la B anche se chiudi quinto e sembri uno sfigato. Il Cosenza, nei play off, è stata una macchina da guerra. Spaventosa. In panchina ha un pazzo di allenatore ma geniale in C, come Braglia. Trinchera ha fatto un lavorone e merita questa promozione per quanto ha dimostrato di saper far il suo lavoro. La C ha cambiato marcia. Cosa che dovrebbe fare anche la D. Il prossimo anno cambi il regolamento anche della D, l'Avvocato Barbiero capisce come funziona il calcio ed è l'unico che può portare una ventata nuova. In D i play off sono il contrario della C. Li fai, li vinci... e resti dove sei. Campionati, per molti, finiti già ad aprile. Bisogna allargare i sogni e le speranze dei club. Cosenza va in B con una tifoseria pazzesca. Dispiace per il Siena che avrebbe meritato per quello che ha fatto in questa stagione. Società seria e piazza storica.
In chiusura una riflessione, sempre la solita, dopo le parole di Gravina a Sportitalia. Innanzitutto ha detto che vuole lasciare. Presidente, quelli che dovrebbero lasciare sono altri. Non può lasciare un Presidente che sta cambiando la C e sta portando innovazione in un sistema vecchio e farraginoso. Ci sono piaciute anche le parole sulle seconde squadre: "L'idea nostra era buona, io voglio le seconde squadre ma non così, non una o due e non si possono fare le cose sbagliate pur di farle in fretta. Io sono per la velocità di esecuzione ma ora i tempi non sono maturi". Questa è l'estrema sintesi.
Noi siamo contrari alle seconde squadre. Lo sapete. Almeno così non è un format vincente. Ci dispiace che la nuova FIGC stia facendo più danni della vecchia. Con l'ossessione di dover cambiare tutto, stiamo facendo più danni di prima. Costacurta è una persona che mi piace e che stimo. Ha provato a fare l'allenatore ma dopo Mantova ha deciso di cambiare mestiere. Come opinionista è un grande perché bell'uomo, elegante, parla bene e ha una carriera importante alle spalle. Fare la politica del calcio, però, è una cosa seria. Il regolamento delle seconde squadre è tutto da rifare. La chiusura del mercato anticipato è una fesseria che comporterà problemi sia nel mercato interno, la C chiude due settimane dopo fate voi, sia sul mercato esterno. La Spagna, ad esempio, chiude dopo. Vogliamo scimmiottare inglesi e spagnoli ma noi abbiamo un altro sistema, nel bene o nel male, un'altra cultura e un'altra organizzazione. In serie C vogliamo vedere piazze che rappresentano i territori: Catania, Siena, Reggio Emilia, Reggio Calabria e della Juventus B e del Milan B non ci importa nulla. Far partecipare due seconde squadre su sessanta non ha un minimo di senso. O facciamo una cosa seria e che funzioni oppure non vogliamo estranei in serie C. Prendiamoci un anno, parliamo con i club, scriviamo insieme le regole e facciamo le squadre B. Per ora godiamoci la Primavera che con il nuovo format funziona già meglio di prima.
E prima di fare le squadre B, Billy, devi dire a Juventus, Milan, Inter e tutte le altre di trovarsi uno stadio in cui giocare...

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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