Menù Notizie

Juve, no al tridente: Ronaldo-Dybala o Ronaldo-Higuain contro la Lazio? Il Milan seccato con Ibra punta Mandzukic e Haaland (ma c'è la Juve). Inter-Atalanta, vertice per Kulusevski. Idea Petagna. Napoli, Gattuso nei guai se Adl non toglie le multe

di Enzo Bucchioni
Foto
© foto di Federico De Luca

Se qualcuno è arrivato perfino a discutere sul sesso degli angeli, questa storia del Tridente della Juve è roba da ragazzi. E sta diventando sempre più divertente. Dunque: Tridente sì o Tridente no nella Supercoppa italiana contro la Lazio?

Se lo chiedete a me è una provocazione. Quei due o tre che mi seguono sanno benissimo come la penso, “viva l’equilibrio”, e andare a giocare contro la squadra di Inzaghi con Ronaldo, Dybala e Higuain insieme dal primo minuto vorrebbe dire consegnare alla Lazio il centrocampo e quindi il gioco. Inzaghi si schiera con il 3-5-2, il centrocampo è sempre molto folto, la ricerca della superiorità numerica è costante.

Assodato questo, chi lasciare fuori Dybala o Higuain visto che Ronaldo è titolare fisso e vorrei vedere?

Da qui a domenica quante ne sentiremo attorno a questa domanda?

Potrebbe anche succedere che Sarri alla fine sorprenda tutti e schieri davvero il Tridente, ma a quel punto sarei costretto a chiedere asilo politico alle Cayman. Ragiono quindi in termini logici e, consentitemelo, anche sarriani.

Dunque, Dybala o Higuain dall’inizio?

Ci sono dei momenti che fare l’allenatore deve essere un piccolo-grande tormento. Le soluzioni hanno un pro e un contro, quasi come per ogni cosa. Dybala è in grande forma, gli riesce tutto, la coppia con Ronaldo sembra perfetta, questa è la soluzione più scontata. Un allenatore però deve pensare a Higuain, a un giocatore importante anche per la personalità e il carisma. Deve pure valutare chi fra i due argentini fa meglio entrando in corsa. E forse la soluzione migliore è mettere subito a combattere una coppia fisica e veloce, più impattante come Ronaldo-Higuain per lasciare a Dybala il compito di cambiare o risolvere la gara che potrebbe avere anche lo strascico dei supplementari. Fossi Sarri farei proprio così, subito Ronaldo-Higuain e poi Dybala con la missione di diventare protagonista con le sue giocate. Man of the match, come gli è già successo. Vedremo. Una cosa è certa, per prendere una decisione del genere Sarri deve essere molto forte e credibile all’interno dello spogliatoio e penso lo sia dal giorno in cui ha tolto Ronaldo. Il problema quindi non si pone, l’unico guaio è trovare un trequartista visto che Bernardeschi ha deluso, Ramsey e Douglas Costa non hanno il minutaggio nelle gambe. E allora meglio il Tridente? Non ricominciamo.

Comunque, discutete gente, discutete. Abbiamo ancora due giorni e mezzo per dire la nostra, popolo di sessanta milioni di allenatori.

E che dire di Ibra e il Milan? Era tutto apparecchiato, ma lo svedese non ha firmato l’accordo entro i primi dieci giorni di dicembre come i rossoneri avrebbero voluto per farlo allenare, metterlo in mano a preparatori atletici per averlo al top alla ripresa del campionato alla Befana. Boban e Maldini sono seccati e turbati. Il problema è strettamente fisico, temono che Ibra, lontano dai campi da metà ottobre, possa perdere il tono muscolare e fare troppa fatica (a 38 anni) per recuperare. Ha un senso prendere lo svedese se è in grado di incidere da subito. Cosa è successo? A bloccare l’operazione, e sembra un paradosso, è stato Carlo Ancelotti milanista doc. Da giorni sapeva che sarebbe stato esonerato e i colloqui con Ibra non erano tesi a portarlo a Napoli, ma a prospettargli un futuro in Premier. Ancelotti era al corrente di avere la possibilità di andare all’Arsenal (ne hanno parlato) o all’Everton. Ora che ha chiuso con quest’ultima, Ibra è in attesa di capire. Tornare da Ancelotti lo stuzzica, giocare in Premier pure. E il Milan? Aspetta, ma si guarda attorno. L’ultima idea è Haaland, ma sul norvegese c’è il mondo. Juventus compresa grazie ai buonissimi rapporti con Raiola. E poi: è già pronto per cambiare le sorti del Milan o ha bisogno di tempo per inserirsi nel nostro campionato? Non sarebbe meglio valutare l’ipotesi Mandzukic un altro grande vecchio, un giocatore-leader che serve nello spogliatoio di Pioli?

Si muove anche l’Inter. Ieri Marotta ha cercato di chiudere per Kulusewski, ma l’incontro con l’Atalanta non ha dato certezze. Percassi è pronto a cedere il giovane centrocampista anche subito, ma vuole 40 milioni. Accontentare il Parma con altri giocatori non sarebbe un problema, come per la storia del fustino, molli uno e prendi due o tre…Il problema è che l’Inter vuole spendere meno (30-35) e ieri ha cercato di strappare una semplice opzione per giugno. Tipo, stringiamoci la mano ora, affare fatto, ma definiamo le cifre a fine stagione. L’Atalanta non ci sta, ovvio. Ma la discussione non è chiusa e considerati i buoni rapporti fra Zhang e Percassi, per gennaio o per giugno la sensazione forte è che Kulusevski in qualche modo finirà all’Inter. Marotta sta sempre lavorando su un attaccante, ma visto che Conte vuole giocatori pronti, che conoscano il nostro campionato, è venuto il dubbio se per fare il vice-Lukaku non sarebbe meglio Petagna rispetto al francese Giroud. Petagna, fra l’altro, parlando del suo possibile addio alla Spal, s’è lasciato scappare un sibillino “andrei anche a fare la panchina”. In attesa, va benissimo Alonso che il campionato italiano conosce, mentre per Vidal sembra superata la burrasca con il Barca. Resta in Spagna? Probabile.

Assolutamente non superata, invece, la burrasca fra De Laurentiis e i giocatori del Napoli. Cercando una via di uscita da una situazione complicatissima, il presidente ha tagliato la testa di Ancelotti, ma evidentemente non basta. Nella mia ingenuità ho pensato che Gattuso, per accettare una panchina così scomoda, avesse in mano il bonus “arrivo io, la società toglie le multe e ripartiamo uniti”. Pare invece che Gattuso non abbia bonus e Adl le multe non le voglia proprio togliere. Chi lo spiega ai giocatori che con Gattuso devono rimboccarsi le maniche, provare a riconquistare la Champions in campionato, andare avanti in Europa e contemporaneamente passare in banca a pagare la multa?

Una storia che ricorda molto quella della botte piena e della famosa moglie…Tempi duri anche per uno tosto come Rino al quale ricordo volentieri che, come ben sa, “pecunia non olet” o, se volete, “per pagare e morire c’è sempre tempo”. Il problema è che di tempo il Napoli ne ha più poco e di punti ancora meno…

Altre notizie
Venerdì 3 Maggio 2024
09:56 Calcio estero Bayern Monaco, dopo il 'no' di Rangnick si cercano altri profili: idea Rudi Garcia 09:53 Serie A Fiorentina, Bonaventura: "A Bruges dovremo fare meglio, con personalità e senza paura" 09:49 Serie C Torres, Ruocco ci crede: "Avellino favorita, ma possiamo dire la nostra ai playoff" 09:45 Serie A Le pagelle di Scamacca: zittisce il "Velodrome", alla prima chance non perdona 09:38 Serie A Roma, Svilar dopo il 2-0 del Leverkusen: "Il calcio è così, ma questa squadra ha forza mentale"
09:34 Serie B A Como è tutto pronto per la grande festa: Sinigaglia aperto per chi non sarà a Modena 09:30 Serie A Fiorentina, Martinez Quarta dopo il 3-2 con il Club Brugge: "Potevamo evitare il loro pareggio" 09:30 La Giovane Italia L'Atalanta riparte dal "suo Perisic": Lorenzo Bonsignori Goggi 09:23 Serie A Spalletti non può perdersi Torino-Bologna: il ct ha almeno 5 motivi per guardare il match 09:19 Serie CTMW Radio Prina sul Mantova: "Ha vinto dominando, un po' come il Catanzaro lo scorso anno" 09:15 Serie A Roma, Angelino avverte il Leverkusen: "De Rossi fantastico. Saprà cosa fare per il ritorno" 09:12 Serie A Ranking UEFA, la Fiorentina guadagna una posizione. Quattro italiane in Top 20 09:08 Serie ATMW Mukau impressiona in Belgio con il KV Mechelen: Inter e Bologna lo monitorano 09:04 Serie B Pecchia: "Se resto a Parma? Assolutamente sì. E anche tanti ragazzi possono stare in A" 08:58 Rassegna stampa Le aperture spagnole - Courtois di nuovo tra i pali dopo l'infortunio: "Il gigante ritorna" 08:53 Rassegna stampa Le aperture inglesi - L'Aston Villa casca male, Postecoglou punito dal Chelsea 08:48 Rassegna stampa Europa League, L'Equipe carica il Marsiglia che sfida l'Atalanta: "L'OM mantiene la fede" 08:45 Calcio femminile Tutto deciso in vetta e tutto incerto in coda. Napoli e Pomigliano si giocano la salvezza 08:43 Rassegna stampa Mandas assordato dalle sirene inglesi: United e City su di lui, la Lazio si gioca il rinnovo 08:38 Rassegna stampa Lazio-Tudor, primo vertice per il futuro: i nomi sul mercato e le idee per il ritiro estivo 08:33 Rassegna stampa Zazzaroni: "Roma, terza finale europea di fila compromessa. Errore grossolano di Karsdorp" 08:30 Serie A Inferno del Velodrome andata e ritorno, l'Atalanta esce con un buon pari. E ora sogna in grande 08:28 Rassegna stampa Lopetegui deluso: Milan tra Fonseca, De Zerbi e Van Bommel. E Ibra fa da sponsor 08:23 Rassegna stampa Juve, attenta: il Man United vuole mettere le mani su Rabiot. Giuntoli spinge per il rinnovo 08:18 Rassegna stampa Sommer: "Festa scudetto incredibile. Pavard-Acerbi-Bastoni tra le migliori difese d'Europa" 08:15 Serie A Hellas Verona, la conquista della salvezza passa dal Bentegodi 08:13 Rassegna stampa Il Napoli non scherza: offerta da 35 milioni più bonus per Buongiorno, palla al Torino 08:08 Rassegna stampa La prima pagina di QS è dedicata all'Atalanta: "Un carattere da vera Dea" 08:03 Rassegna stampa Cronache di Napoli e il toto allenatore: "Conte lontano, tempi allungati per Pioli e Gasperini" 08:00 Editoriale Panchine e attese