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Guardiola alla Juve, tutto vero. L’operazione è ancora in piedi. Si tratta con il Tottenham per Pochettino al City. Sarri proposto da Ramadani. Il Milan vira su Inzaghi. Fiorentina verso la cessione

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Guardiola e la Juve, è tutto vero. In questo momento nessuno può avere la certezza al mille per mille di come finiranno le cose, ma sicuramente a questa operazione si sta lavorando da tempo, ci sono state delle proposte accettate, degli accordi già presi e siamo alla stretta finale. E’ una roba molto complessa, coinvolge non solo la Juventus ma diverse società di primo livello e nessuna meraviglia se stiamo assistendo al solito balletto delle smentite più o meno dure o delle conferme sussurrate a mezza voce. Nessuna meraviglia se c’è qualcuno che sta cercando di fare saltare tutto all’ultimo momento, prova a mettere bastoni fra le ruote, intermediari che suggeriscono soluzioni diverse, protagonisti dell’operazione che cercano anche mediaticamente di deviare l’attenzione dove è più conveniente per le loro strategie. Depistare in qualche modo: un teatrino visto mille volte.

Con le parti in causa, ovvio, che hanno l’obbligo del silenzio. Non provate a chiedere alla Juve, ma neppure a Guardiola. Cosa potrebbero dire? E anche la smentita di un consigliere del City lascia il tempo che trova, non è la smentita ufficiale della società City che avrebbe ben altra valenza. Perchè non l’hanno fatta? Mistero.

Dal mistero fitto, comunque, forti indizi e riscontri escono sempre più forti. Conferme le ho avute anch’io che, lo confesso, fino a pochi giorni fa non ci credevo. Conoscendo Guardiola e le sue dinamiche, ascoltando le sue interviste, ho sempre ritenuto che per ora fosse impossibile il suo arrivo alla Juve. Evidentemente mi sbagliavo.

Infatti molti di quelli dei quali mi sono sempre fidato, fonti per me affidabili, che negli anni mi hanno dato notizie e anticipazioni, oggi mi confermano che Agnelli sta lavorando da mesi sul colpo Guardiola, e saremmo davvero ai dettagli. Inoltre, stimo molto il collega Federico Gennarelli di Sportiva che per primo ha avuto particolari decisivi su questo accordo e li ha rivelati già martedi’ scorso. Gennarelli è una garanzia. L’ho seguito per tutta la stagione e il sabato non ha sbagliato una formazione della Juventus, ha dato in anticipo notizie su infortuni o forfait dei bianconeri, tante cose in esclusiva, lo dico perché è informato, ha i canali giusti attorno al mondo bianconero.

Ma anche altre voci insistono nelle conferme e l’esperienza mi insegna che notizie così grosse non possono crescere se non c’è un fondamento, caso mai dopo la prima esplosione vanno a morire. Sta succedendo l’esatto contrario, da giorni sta aumentando il tam-tam.

Per qualcuno sarebbe già tutto fatto. Per Guardiola contratto di quattro anni, circa 23 milioni l’anno. Addirittura mi dicono che l’annuncio potrebbe essere anticipato alla prossima settimana, forse martedì 28 a borsa chiusa rispetto al 4 giugno ipotizzato inizialmente. Vedremo.

Ma che sta succedendo? Perché questo polverone?

La storia la possiamo sintetizzare così. Mesi fa, ancora prima dell’eliminazione dalla Champions, Andrea Agnelli si è posto una semplice domanda: come far crescere la Juve e vincere ancora (magari la Champions) dopo anni di trionfi? L’attenzione è caduta sull’allenatore, sulla filosofia di gioco. Il motto “l’unica cosa che conta è vincere” è ritenuto superato, s’è ravvisata la necessità di crescere culturalmente, di avvicinarsi anche alle richieste dei tifosi e del pubblico in generale, che vogliono un calcio più spettacolare. Questo è il trend di oggi. Si è scelta quella strada. E chi è il numero uno del calcio spettacolare, ma vincente? Pep Guardiola, ovvio. Il corteggiamento avrebbe dato risultati non subito positivi, l’intesa è maturata grazie al lavoro del fratello di Guardiola, Pere, avvistato a Torino per la prima volta il 3 di marzo scorso. Non poteva essere un caso, come avevano detto ambienti bianconeri e infatti non lo era.

Secondo problema forse risolto, come svincolare Guardiola dal City. Secondo indiscrezioni ci sarebbe una clausola favorevole a Pep che potrebbe liberarsi, c’è chi parla anche della vicenda fair play finanziario con mercato bloccato e City forse fuori dalla Champions, sentenza in arrivo, che consentirebbe all’allenatore di salutare Manchester. Calarsi in questi meandri è complicato. Se Guardiola si è liberato o si sta liberando, evidentemente la strada c’era. Ma perché ieri Paratici ha incontrato a Londra Daniel Levy del Tottenham e l’altro giorno a Milano un altro manager che opera nel calcio inglese?

Qui siamo a indiscrezioni sul giro che starebbe nascendo. Se Guardiola va alla Juve, si starebbe lavorando per portare Pochettino al City.

La segretezza e l’assoluta riservatezza derivano anche dal fatto che il giro coinvolge allenatori, appunto, impegnati nella finale di Champions del primo giugno e in quella di Europa League del 29 maggio. E qui arriviamo a Sarri. Di sicuro ha incontrato dieci giorni fa un emissario del Milan. Ma c’è Ramadani che lo sta spingendo verso la Juve da quando ha saputo dell’idea di passare a un allenatore che predica il calcio spettacolare. E si aspetta. Se all’ultimo dovesse saltare Guardiola, la soluzione potrebbe essere Sarri. Ma c’è anche qualcuno che sostiene un’altra versione. Nel puzzle che si sta mettendo in piedi, Sarri potrebbe andare al Tottenham al posto di Pochettino che va City, visto che il Chelsea sembra ormai aver scelto Lampard.

Morale? Io non ho certezze, ovvio. Nel calcio quello che vale oggi, fra un’ora non vale più. Per quello che direttamente ho raccolto, Guardiola alla Juve si può ancora fare. Non posso mettere la mano sul fuoco che sia già fatto, come dice qualcuno, ma rispetto tutti ed è possibile che sia così. Sarri alla Juve ora mi sentirei di escluderlo, ma se alla fine il puzzle non dovesse chiudersi allora riparliamone. Che Sarri possa andare al Tottenham nel giro-Guardiola o alla Juve se Guardiola dovesse saltare all’ultimo minuto, sono ipotesi in piedi.

Il Milan, invece, s’è allontanato dopo l’incontro del quale vi abbiamo parlato. Gazidis pensa di cambiare progetto, vuole un Milan giovane allenato da un giovane. L’ultimo identikit porta a Simone Inzaghi che piace moltissimo. Lotito spera di trattenerlo, ma la situazione è fluida. Alla Lazio potrebbe andare Giampaolo, Gattuso alla Samp. Gasperini è in parola con la Roma, ma con l’Atalanta in Champions le cose potrebbero cambiare. E’ ovvio che per avviare il grande valzer delle panchine tutti stiano aspettando che la Juve faccia la prima mossa.

Ancora più difficile ipotizzare il futuro di Montella che s’è cacciato in una disavventura non da poco. Sei sconfitte di fila, spareggio salvezza domenica con il Genoa e la Fiorentina in vendita. I Della Valle sarebbero stanchi del clima che s’è creato a Firenze, ma anche del calcio in generale. Intermediari finanziari stanno lavorando per convincere il magnate Eurnekian, proprietario, fra l’altro, dell’aeroporto di Firenze e Pisa, a comprare la Fiorentina e costruire lo stadio. Ma da New York ci sarebbe anche l’interessamento di Comisso, imprenditore televisivo e proprietario dei Cosmos, che già tentò di comprare il Milan nel passato. Se la Fiorentina si salva, venderla sarà più facile. Se dovesse retrocedere aspettiamoci giorni difficili.

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