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Ecco promossi e bocciati dal mercato. Il Milan batte tutti. Juve ok, ma senza il grande colpo. Inter, due vuoti. Napoli da scudetto. Roma, Lazio e Fiorentina piu’ deboli. Toro la sorpresa

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

E’ finita senza il grande colpo, ce ne faremo una ragione. Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, diceva il filosofo dell’ovvio. E allora chi ha avuto davvero e chi ha dato davvero in tre mesi di mercato? Chi si è rafforzato?

A quale squadra il titolo di Regina del Mercato e viceversa qual è la Regina del Mancato.

MILAN

VOTO OTTO

Il mio primo premio con bacio accademico incorporato, va alla strana coppia Fassone-Mirabelli. Se pensiamo che è toccato a due ex interisti ricostruire il Milan, evochiamo situazioni pirandelliane. Non è il caso. Venendo al concreto, mi direte che è facile comprare undici giocatori nuovi con duecento milioni. Falso. Ho visto gente buttare via duecento milioni fra doppioni, gente bollita e illusioni. Questo Milan non so quali risultati otterrà, non è mai facile assemblare una squadra ex novo, ma è stato costruito bene, con logica calcistica. E i giocatori sono stati presi per tempo, quasi tutti pagati il giusto per i prezzi folli che circolano.

Vogliamo parlare di Bonucci a 40 milioni? L’anno scorso ne offrivano settanta e la Juve non ha ceduto. Ma oltre agli acquisti dobbiamo mettere sul conto positivo di Fassone e Mirabelli anche il rinnovo di Donnarumma. Tutto perfetto, dunque? Non voglio parlare della situazione economica, ne abbiamo detto mille volte. Se il signor Yanghong non restituirà i soldi al fondo Elliott perderà il Milan, in questo momento fatemi dire uffa, affari suoi. I suoi uomini hanno fatto bene, non c’è che dire. Da scudetto? Non ancora, ma la zona Champions è alla portata. Per lo scudetto sarebbe servito un bomber da venti gol, un Belotti o un Aubameyang inseguiti a lungo. Ma spendere altri settanta milioni ha fatto fatica a tutti…Forse giustamente

JUVENTUS

VOTO SETTE

Alla fine quella vecchia volpe di Marotta l’ha rimediata portando a casa Matuidi e Howedes, ma fino a qualche settimana fa la Juventus mi sembrava costruita male, con qualche lacuna difficile da colmare. Parlo, naturalmente, in chiave Champions. In Italia la Juve per me è ancora la più forte anche se le altre (Napoli e Inter soprattutto) si sono avvicinate. Facciamo il conto della serva: via Bonucci, Dani Alves, Rincon e Lemina arrivano Howedes, Matuiti, Douglas Costa, Bernardeschi, Bentancur (è molto forte) e De Ciglio. Anche uno che non capisce di calcio (e in giro ne vedo molti) faticherebbe a dire che la Juve non è più forte. Poi ci sono le motivazioni, la fame, l’usura, tutto quello che volete, ma sulla carta la campagna acquisti è giusta. Purtroppo sui giocatori da 100 e più milioni, i top-top players, per ora non ci può arrivare neppure la Juve. L’hanno fatto l’anno scorso con Higuain perché hanno venduto Pogba. Insomma, Marotta il suo l’ha fatto ancora con il fido Paratici che non sono Don Chisciotte e Sancho Panza. Caso mai li vedo in altre società….

NAPOLI

VOTO SETTE

So già che tanti miei amici napoletani non sono d’accordo, speravano che De Laurentiis cacciasse un po’ di grana. Ma quando mai? Far spendere Adl è come far volare un ciuccio. Però, calcisticamente parlando, sarebbe stato un errore toccare qualcosa di un gruppo quasi perfetto. I rinnovi di Insigne e Mertens sono i veri acquisti. Li volevano in mezza Europa. Ma anche i rinnovi di tutti gli altri, fino a Ghoulam, e la linea dura con Reina che resterà a Napoli per amore, ma anche per forza. Tutte cose giuste e funzionali. Questo Napoli è fatto dai computerini di Sarri, giocano a memoria un calcio meraviglioso, mettere dentro qualcuno di più forte o di maggior personalità era possibile, ma avresti alterato gli equilibri tecnici e umani. Anche la panchina ora è all’altezza e i vari Zielinsky, Rog, Diawara e compagnia l’hanno già dimostrato. Si poteva prendere un difensore? Vero, ma Sarri punta sull’alternativa Maksimovic che (mi dicono) è recuperato e sta tornando. Ricordiamo poi che Milik l’anno scorso ha giocato per due mesi e il suo recupero è tanta roba. Una strategia conservativa rischiosa, ma anche l’unica. Dopo tre anni di sarrismo o la va o la spacca. Secondo voi?

INTER

VOTO SETTE MENO

Anche qui sento dei buuuuu in sottofondo. Diranno che sono amico di Spalletti e di Sabatini…I buuuu li faccio io. Per me l’Inter ha fatto quello che ha potuto con intelligenza. Intanto la squadra era da correggere e non da rifare. L’aver puntato su un leader della panchina è stata la prima mossa giusta e anche questa è strategia di mercato. Spalletti è uno che sposta gli equilibri. Eccome se li sposta. Vecino è un gran giocatore e lo dico a quelli che hanno storto la bocca. Si ricrederanno tutti, gli sistemerà il centrocampo. Borja Valero lo conoscevate vero? Non dico altro. Presi entrambi a poco. Skriniar è buono, con Cancelo e Dalbert qualcosa sulle fasce è arrivato. Molti giocatori-zavorra sono stati ceduti. Tutto bene? Ma no, non sono mica matto. Chiaramente a questa squadra mancano almeno due pedine, un centrale difensivo e un vice Icardi (Eder ha altre caratteristiche), e di sicuro anche un uomo di raccordo fra centrocampo e attacco che Spalletti avrebbe voluto. Sabatini e Ausilio avevano già tutti i piani, la cautela di Suning e il fair play finanziario hanno bloccato le operazioni per questo esercizio finanziario. Ma sono arrivate le pedine giuste, già così l’Inter c’è. Quando fai il mercato con intelligenza e rinforzi la tua squadra sei bravo

TORINO

VOTO SETTE MENO

Ecco un’altra squadra che mi sembra costruita con grande intelligenza. Non pensate alla cessione di Zappacosta al Chelsea, è un bel colpo in uscita. Pensate a chi è rimasto.

Intanto Cairo è stato di parola. Non ha fatto niente per vendere Belotti e per tenere un giocatore così servono forza, idee e convinzione. Attorno è stata sistemata la difesa (ottimo N’Koulu, nome a parte), c’è un portiere affidabile (Sirigu), Rincon è il tipico uomo-Toro, Berenguer mi intriga, gli arrivi di ieri (Niang e Ansaldi) completano i programmi e il lavoro.

Per me il Torino sarà la sorpresa della stagione e toccate pure ferro. La macchina ha fatto un bel tagliando, vediamo dove riuscirà a portarla Mihajlovic che a volte mi piace e a volte no.

ROMA

VOTO SEI

Se vanno via il portiere (Szczesny), il difensore più forte (Rudiger), uno insostituibile come Salah, ma anche Paredes. De Rossi ha un anno in più e Totti ha smesso, possono bastare un giovane interessantissimo (Schick), due del Sassuolo (con rispetto) e il vecchio Kolarov? Per me la Roma è meno forte, meno compatta, l’allenatore ha meno soluzioni di quelle che aveva Spalletti. E poi proprio Di Francesco dovrà avere il tempo per inserirsi e cambiare il modo di giocare della squadra. Non automatico e non facile. Ma anche qui nessun mistero: vige l’autofinanziamento.

LAZIO

Voto sei

Tutti a dire che Lotito è stato un fenomeno. Certo, ha venduto a trenta milioni un giocatore in scadenza come Keita, ma sarebbe stato un fenomeno se li avesse reinvestiti. E invece a fronte dell’esplosività e della voglia di un talento come Keita che cambiava le partite, ecco un Nani. Nomen omen? Non lo so. Certo non un giocatore in ascesa. E poi via Biglia ecco Lucas Leiva. Anche qui, se permettete, il segno è meno. Fidarsi del lavoro di Inzaghi, della vittoria con la Juve in supercoppa, del gruppo dell’anno scorso è giusto, ma la sensazione che gestire il secondo anno con i suoi allenatori per Lotito sia sempre difficile, mi resta addosso.

FIORENTINA

Voto cinque e mezzo

Una squadra intera venduta (sono rimasti solo Astori, Badelj e Chiesa), cento milioni incassati. Cosa resta della Fiorentina? Alcuni giovani interessanti come Simeone e Benassi, tanti giocatori da inserire e lanciare, molte scommesse corviniane. Una squadra da reinventare, ricostruire, rilanciare. Una operazione rischiosa, oggi c’è molta inesperienza e fragilità. La palla a Pioli, ma quando ti rimangono in cassa 35 milioni alla domanda , è facilissimo rispondere sì

SAMPDORIA

Voto sei e mezzo

Con Zapata e Strinic, gli ultimi colpi, la Samp ha messo dentro muscoli e qualità. Scopriamo così una squadra con il giusto mix gioventù-esperienza, grande qualità in mezzo al campo e trequarti (Ramirez e Caprari), difesa sistemata (Ferrari) e con Zapata ora Quagliarella non è più solo

ATALANTA

Voto sei

Non sarà facile ripartire dopo una stagione straordinaria e dopo l’addio di tanti degli uomini migliori. Ma l’Atalanta è abituata e gente come De Roon, Ilicic, Palomino e Orsolini fanno pensare a un Gasperini pronto a rimescolare senza rimetterci troppo. Unico neo la vicenda Spinazzola. Il rischio di perdere psicologicamente il giocatore è fortissimo. A chi è stato utile un braccio di ferro così?

LE ALTRE

Per il resto, il Genoa. Devo dire che questa volta Preziosi ha venduto meno del solito (aveva già dato a gennaio) e gli arrivi di Bertolacci, Lapadula, Centurion, Rossettini e Zukanovic danno solidità. Sono tentato di dare sei anche se incombe la vicenda-cessione che turba.

Per il resto vedo un Bologna in difficoltà, cinque e mezzo al suo mercato. Squadra leggera, Palacio che può fare? Se non recupera Destro saranno problemi. Buone cose per i suoi mezzi ha fatto il Cagliari con Pavoletti, Cigarini e Andreolli (voto sei). Il Sassuolo lo vedo incartato attorno alla mancata cessione di Berardi, Acerbi e Politano. E’ un ciclo finito, una squadra da rinnovare e non l’hanno fatto (5,5).

Per il resto regalo un grande sei di incoraggiamento a tutte le altre, soprattutto alle neopromosse, che senza risorse hanno cercato fra ricicli, prestiti e scambi, di mettere in piedi formazioni dignitose. Almeno sulla carta.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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