TMW RADIO - Arezzo Femminile, Anselmi: "Vogliamo far bene. Abbiamo un gruppo unito"
Massimo Anselmi, presidente dell'Arezzo Femminile, è intervenuto in diretta a TMW Radio durante la trasmissione Tutto Calcio Femminile: "La mia decisione di investire in questo settore è nata da un'esperienza precedente con l'Arezzo maschile. Avevo la necessità di dare continuità a quelle emozioni che avevo provato che, vissute dall'interno, sono molto diverse da quelle viste dalla tribuna. Stiamo parlando sempre di rettangolo verde, ma le dinamiche che riguardano il calcio femminile sono totalmente diverse. Mi hanno colpito certe dinamiche, certe sfaccettature che mi hanno fatto fare dei passi in più. All'inizio ero solo uno sponsor e successivamente mi sono innamorato ancora di più di questa maglia amaranto. Arezzo è la mia città, c'è un'emozione forte quando si parla della propria città".
Volete riprovare a centrare la promozione?
"Sì. L'intenzione è quella di far bene. Abbiamo cercato di costruire un gruppo coeso, una squadra a tutti gli effetti ed anche un grande equilibrio nello spogliatoio che ci permette di affrontare situazioni difficili ed episodi particolari. La squadra non ha mai un momento di calo e anche domenica avevamo un risultato che non rispecchiava quanto aveva mostrato il campo ed abbiamo pareggiato al 90'. E' una squadra che lotta, ma essere promossi non è facile. Ci sono tante squadre che vogliono fare bene, è un anno che sarà pieno di emozioni. La scorsa stagione ce ne erano di meno, ora le rose sono più strutturate con la possibilità di avere anche il calcio maschile che dà molta qualità. Noi stiamo facendo tutto con le nostre forze e ciò ci dà ancora più orgoglio".
Domenica affronterete il Genoa. Quanto è importante giocare contro squadre con questo blasone?
"Abbiamo una partita impegnativa, ma ne abbiamo già fatte diverse".
E' favorevole al professionismo nel calcio femminile?
"Il professionismo garantisce qualcosa in più alle ragazze, dà prospettive diverse. Sono favorevole, anche se non conosco ancora le dinamiche a livello economico. Stiamo cercando di pensare ad un progetto che ci permette in futuro di dare le risorse alla squadra. Vogliamo costruire un centro sportivo, ma adesso è complicato perché non ci sono risorse di questa natura. Siamo con una rosa molto corta a causa di infortuni e domenica sarà difficile. Stiamo facendo delle valutazioni anche su nuovi profili e con l'apertura del mercato seguiamo situazioni. C'è questo soccorso che arriva nel momento del bisogno. Da gennaio saremo di nuovo in perfetto equilibrio anche se ora siamo in difficoltà".
La sensazione è che voi giochiate proprio come un gruppo unito.
"Il termine coesione è il termine corretto e giusto ed è quello che contraddistingue questa squadra, nonostante ci siano persone con più esperienza. Sono tutte disponibili a traslare tutto ciò che loro stesse hanno acquisito con il tempo e la squadra trae beneficio. Le qualità tecniche si innalzano di mese in mese, facciamo valutazioni e ce ne rendiamo conto. Non abbiamo stravolto la squadra e abbiamo potuto coltivare le qualità individuale che, in campo, diventano di squadra. Non è solo legato alle individualità delle singole, ma proprio perché c'è coesione tra di loro".
Siete molti aperti a dare visibilità al calcio femminile.
"Spesso parliamo di discriminazioni e quindi è giusto dare la stessa visibilità e importanza generica al calcio femminile. Cerchiamo di documentare una serie di attività che possono essere interessanti non solo per Arezzo, ma anche per tutta Italia. Non in molti conoscono questo sport, ma devono farlo perché trasmette la stessa passione di quello maschile ed è sicuramente un calcio che ti obbliga a fare anche altro nella vita".