Ungheria, Rossi: "Se qualcuno pensa che con la Bosnia sia facile si sbaglia di grosso"
Diramata la lista dei 26 convocati che parteciperanno agli impegni di settembre di Nations League, il commissario tecnico dell'Ungheria Marco Rossi è intervenuto in conferenza stampa per commentare le scelte prese: "Uno dei fattori più importanti questa volta è stato che molti dei nostri giocatori non giocano nella loro squadra di club - ha esordito ai microfoni ufficiali della Federazione. Non posso contare su di loro, ma questo mi ha dato un'ottima opportunità per convocare giovani giocatori che abbiamo osservato per un po' di tempo, che giocano regolarmente nelle loro squadre e che hanno fatto bene di recente".
Gli esempi riportati da Rossi: "Antal Yaakobishvili, ad esempio, ha giocato in tutte le partite di pre-campionato della sua squadra, anche se non nella stagione regolare, ma era giunto il momento di convocarlo in Nazionale. Anche Balázs Tóth torna nella squadra dei portieri. Penso che sia davvero positivo avere un giovane talento accanto ai nostri due portieri esperti, Gulácsi e Dibusz, soprattutto perché Szappanos ha da poco firmato un contratto con l'Arabia Saudita, quindi sarebbe stato inutile richiamarlo ora", ha dichiarato il tecnico italiano.
Per poi focalizzarsi sugli impegni previsti contro la Germania (7 settembre) a Düsseldorf e la Bosnia (10 settembre) in casa alla Puskás Arena: "I tedeschi avranno sicuramente dei cambiamenti in 4-5 posizioni rispetto alla loro squadra dell'Europeo, poiché diversi giocatori si sono ritirati. Tuttavia, saranno sostituiti da giocatori provenienti da campionati di alto livello. Julian Nagelsmann avrà almeno 50 giocatori di alto livello nella sua squadra. I tedeschi sono di un livello completamente diverso dal nostro, ma faremo di tutto per rendergli le cose difficili”.
Un passaggio finale sull'ultimo match previsto: "La Bosnia-Erzegovina ha un nuovo capitano della nazionale, quindi il nostro secondo avversario è un po' meno familiare, ma stiamo parlando di una squadra forte fisicamente e con un alto livello di pressing, che è nella Lega A della Nations League per un motivo. La situazione è la stessa degli Europei: non possiamo giocare contro avversari facili a questo livello. Se qualcuno pensa che la Bosnia sia un avversario facile, si sbaglia di grosso".