Tottenham beffato dall'Aston Villa, è il miracolo Emery. I numeri della rimonta fino al 7° posto
È stata una grande rimonta e con il senno di poi si può sancire che la scelta presa da Unai Emery, abbandonare il Villarreal a metà stagione per riprovare l'avventura in Inghilterra con il desiderio di risollevare l'Aston Villa. La società di Birmingham ha infatti appena festeggiato l'approdo in Conference League e il ritorno in una coppa europea a distanza di 13 anni.
La partenza era stata stentata, a ritmi da corsa per la salvezza. E non è un caso che il 20 ottobre 2022 si sia esaurita anzitempo l'esperienza con Steven Gerrard in panchina. Undici partite di campionato e una di coppa: in Premier League due sole vittorie, tre pareggi e sei sconfitte per una media punti di 0,82 e una squadra lasciata al 13° posto, ben più costretta a guardarsi le spalle rispetto a voli pindarici verso l'Europa, lontanissimi in autunno.
Ad avvicinare desideri, ambizioni e realtà ci ha pensato un uomo, Unai Emery. Un allenatore che ha saputo andare al di là dei singoli, che ha spiegato con i fatti perché il Villa abbia speso 6 milioni di euro di clausola per portarlo via dalla Spagna. L'impatto del manager basco a Birmingham è netto, basta osservare i numeri: nelle 25 partite di Premier sotto la sua gestione, l'Aston Villa ha vinto la bellezza di 15 volte, ottenendo 49 punti, quasi 2 di media a partita. Tanto è bastato per la beffa al Tottenham nel finale e ridare linfa a un club glorioso, capace di vincere la Coppa Campioni nel 1982.