Le pagelle del Belgio - Lukaku straripante, Tielemans disfa. De Bruyne top (per un tempo)
Belgio-Francia 2-3
Marcatori: 37' Carrasco Y., 40' Lukaku R., 62' Benzema K., 69' Mbappé K., 90' Hernández T.
Courtois 6 - Non corre pericoli sostanziali nella prima frazione. E soprattutto non ha responsabilità sui tre gol: imprendibili quelli di Mbappé e Theo, sbuca dal nulla il destro guizzante di Benzema.
Alderweireld 5,5 - Solido, ordinato, concentrato. In linea col resto del terzetto: a voler cercare una macchia, c'è quella copertura troppo passiva sulla sgasata a sinistra di Mbappé. Ma quando Kylian accelera c'è quasi sempre poco da fare. Va in difficoltà nella buriana finale, compromettendo un po' una serata che fino al settantesimo era stata più che positiva.
Denayer 6,5 - Nel primo tempo è tarantolato: non sbaglia un intervento, sempre impeccabile nelle letture e nel tempismo. Un gran direttore d'orchestra tra due braccetti navigati. Secondo tempo in apnea, ma non si macchia di colpe gravi.
Vertonghen 5,5 - La soglia d'attenzione è sempre massima: perché Mbappé imperversa su tutto il fronte, e di tanto in tanto Pavard ne approfitta per attaccare gli spazi non presidiati. Lui si muove bene, e si lascia guidare dall'esperienza. Quando la Francia accelera, però, la sua catena è la più fallace.
Castagne 6 - Gestione equilibrata della doppia fase. Accompagna a destra, tampona come riesce in contenimento. Anche se non è perfetto sul tre a due francese: la chiusura su Theo è forse leggermente tardiva. (Dal 92' Batshuayi s.v.).
Witsel 5,5 - In alcune circostanze dà l'impressione di essere troppo approssimativo, o quantomeno troppo leggero in alcune letture. Sbavature sparse, ma che non provocano danni. Il lavoro in interdizione è piuttosto efficace. Anche per lui la ripresa è una sofferenza continua.
Tielemans 5 - Primo tempo costellato di errorini evitabili ma comunque veniali. A spiccare è la personalità, fedele compagna per il talentino del Leicester: non si tira mai indietro, anche quando il gioco si sporca un po'. La ripresa è però una sequela di errori: sverniciato da Mbappé sull'uno a due, autore dell'ingenuo fallo da rigore che vale il due a due della Francia. (Dal 70' Vanaken 5,5 - Impalpabile dopo l'ingresso).
Carrasco 7 - In quel ruolo resterà sempre un adattato. Ma che valore aggiunto, in transizione: s'inventa quasi dal nulla l'uno a zero, con quel movimento a convergere e il destro secco che - complice la deviazione quasi impercettibile di Koundé - spiazza Lloris. Servirebbe anche l'assist per il tris, se non ci fosse il VAR...
De Bruyne 7 - Disegna calcio. Letteralmente. È la stella polare di questo Belgio, e non a caso è lui il rifinitore in entrambe le reti del primo tempo. Geometrie perfette, calciatore sublime. Che però si dissolve dopo l'intervallo: non è da lui.
Hazard 6 - La condizione fisica non è più un tema: ritrovare la brillantezza dei tempi di Londra è una pretesa sostanzialmente irrelizzabile. La tecnica, quella no, non può peggiorare. E infatti si trova a meraviglia con De Bruyne e Lukaku. (Dal 74' Trossard 6 - Entra per sparigliare un po' le carte: fa il possibile, ma non ha molte occasioni per brillare.
Lukaku 7,5 - La Francia sembra quasi impegnarsi nell'applicare tutto ciò che non andrebbe fatto contro un avversario come lui. Gli viene sempre concesso lo spazio per giocare di sponda o girarsi per partire in volata. Ottimo appoggio per i compagni, straordinaria la rete del due a zero, nella quale condensa tutto il suo repertorio. Sigla anche il terzo da killer puro, ma il VAR gli rovina la festa.
Roberto Martinez 6 - Difficile trovare una sintesi: primo tempo esaltante, ripresa a tratti preoccupante. Il risultato è una gara spettacolare per i tifosi neutrali, un po' meno per i cultori dell'equilibrio. Il suo Belgio, ad ogni modo, se la gioca con chiunque.