Sulle orme del padre: Reyna debutta in Champions League. Ed è decisivo
Che il calcio scorresse nelle vene di Giovanni Reyna non vi era alcun dubbio. Il nonno Miguel era un calciatore, così come il padre Claudio. Una vera e propria leggenda del calcio statunitense (112 presenze con la maglia degli USA di cui è stato a lungo capitano) con un passato importante in Europa dove ha vestito le maglie di Bayer Leverkusen, Wolfsburg, Glasgow Rangers, Sunderland e Manchester City.
Messosi in luce giovanissimo con il New York City – di cui il padre è dirigente – il giovane centrocampista offensivo, classe 2002, è sbarcato anche lui in Germania per muovere i primi passi in Europa mettendosi subito in luce con le formazioni giovanili del Borussia Dortmund (4 gol in 4 presenze in Youth League, altri 4 con sette assist in 11 presenze nel campionato U19) tanto che a gennaio è stato chiamato in prima squadra collezionando cinque presenze in Bundesliga e questa sera esordendo in Champions League.
Un esordio col botto perché Reyna è stato decisivo nella vittoria dei gialloneri contro il Psg: al minuto 77° il giovane statunitense ha ricevuto palla a centrocampo, è avanzato palla al piede di diversi metri seminando l’avversario prima di servire quella macchina da gol che porta il nome di Haaland per il secondo gol personale, e di squadra, del norvegese. Non male per un ragazzo che deve ancora compiere 18 anni e che è pronto a raccogliere l'eredità del padre e probabilmente a superarlo. Reyna è inoltre il più giovane calciatore statunitense a esordire e a fare un assist in Champions League. Due piccoli record, che non resteranno isolati.