Che futuro per Guardiola? Un solo timore: l'inchiesta della Premier League sul Man City
Pep Guardiola e il Manchester City, un cammino assieme che salvo stravolgimenti proseguirà ancora a braccetto. Il manager spagnolo ha ancora due anni e mezzo di contratto con i Citizens e, potendo godere di un contesto ricco e in grado di vedere esauditi quasi sempre i suoi desideri sul mercato, non avrebbe troppe ragioni per abbandonare un progetto che, almeno nella sua mente, non può finire prima di averlo visto riassaporare il sapore di una Champions League vinta. Dal 2016 ci è andato veramente vicino una volta.
L'unico vero ostacolo è l'inchiesta della Premier League
C'è solo un grande ostacolo possibile sulla strada di questo matrimonio che ha l'intenzione dell'unione destinata a proseguire: l'intervento della giustizia. Da febbraio, infatti, la Premier League ha aperto un'inchiesta su presunte violazioni finanziarie del Manchester City, contate addirittura in 115. I club d'Oltremanica hanno preso una posizione netta, chiedendo la retrocessione degli Sky Blue: immaginarsi un Guardiola che allena in seconda serie, a quel punto, sarebbe davvero tosta. Non sembra però troppo preoccupato, avendo già chiarito che in caso di passaggi a vuoto sotto questo aspetto sarebbe lui a salutare senza possibilità di tornare indietro. In tutto questo, comunque, nonostante i cronisti nostri connazionali tentino sempre di estorcergli qualcosa, non è mai apparso mai troppo interessato all'Italia.