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ESCLUSIVA TC - NEDO SONETTI: "Ranieri lo sa bene: la gara contro il Lecce è il crocevia della stagione. Vincere è d'obbligo, altrimenti la salvezza si complicherebbe. A volte la squadra non riesce ad esprimere qualitativamente il proprio gioco"

di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net
Giacomo Morini
Giacomo Morini

Capitan Nedo Sonetti, vecchio lupo di mare, porta sempre parole di buona speranza. Il condottiero che traghettò il Cagliari alla salvezza nel tormentato e accidentatissimo campionato di serie B 2001-2002 e, successivamente, nella serie A 2005-2006 è convinto che anche quest’anno Claudio Ranieri riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Ma per riuscirci dovrà centrare i tre punti domattina, in una gara – come quella contro il Lecce – che assume i contorni di un vero e proprio spartiacque.

Nedo, che importanza attribuisce alla sfida di domani tra rossoblù e giallorossi salentini?

“Senza mezzi termini dico che la gara dell’Unipol Domus per il Cagliari sarà determinante, in senso assoluto. I tre punti sono d’obbligo, anche se non sarà affatto facile conquistarli: il Lecce ha dimostrato, soprattutto in alcune partite disputate in questo campionato, di essere un osso duro e di poter complicare la vita a qualsiasi avversario. Ma il fatto è che se i sardi non dovessero vincere poi, nelle restanti tre giornate, finirebbero per rischiare grosso. E il loro compito diventerebbe molto ma molto più duro. Quindi bando alle ciance: contro i pugliesi bisogna tornare al successo, perché vincendo si aprirebbero scenari decisamente confortanti e si metterebbe un mattone importante nella costruzione della propria casa in serie A.”

C’è un giocatore di questo Cagliari che, ai tempi della sua avventura in Sardegna, le sarebbe piaciuto allenare per caratteristiche tecniche ma anche, magari, per spirito e per valori morali?

“Direi che lo spirito dell’intera squadra è buono e indomito. Il problema di fondo degli isolani è che ci sono dei momenti in cui non riescono a valorizzare e ad esprimere qualitativamente il loro gioco.”

Esattamente ciò che è successo a Genova contro il Grifone, dopo tre partite estremamente positive contro tre giganti come Atalanta, Inter e Juventus. La squadra, periodicamente, va incontro a dei black-out difficilmente spiegabili.

“Questo è vero. E una formazione che lotta per la permanenza in serie A non deve vivere momenti di negatività: deve essere sempre positiva non solo nel gioco, ma anche – anzi soprattutto – nei risultati. In questo modo si crea fiducia nell’ambiente e, soprattutto, si fortifica lo spirito di gruppo, fondamentale per affrontare il rush finale della stagione con animo sereno. Altrimenti diventa tutto un problema.”

Alla fine, a suo avviso, la ciurma di Ranieri riuscirà a tagliare l’agognato traguardo?

“Credo e mi auguro sinceramente di sì. I mezzi ci sono tutti. Sarebbe importantissimo per il Cagliari e per tutta la Sardegna.”


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