Menù Notizie

Pomini: "Cragno al Sassuolo? Sei in Serie A e ci vogliono due portieri di livello"

di Maria Laura Scifo
per Tuttocagliari.net
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport

Nel corso della sua intervista ai microfoni di Sassuolo News, Alberto Pomini ha parlato anche della situazione legata a Cragno. Queste alcune delle sue parole: "Sei in Serie A e ci vogliono due portieri di livello, anzi forse anche tre perché poi dopo sottovalutiamo sempre Gianluca (Pegolo, ndr) ma è lì che fa il suo lavoro e sicuramente fa un lavoro importante per cui è chiaro che a inizio anno una gerarchia la devi dare e Andrea non deve dimostrare niente a nessuno perché i numeri parlano chiaro, è una colonna portante del Sassuolo, è stato una colonna portante di questi 10 anni di serie A, probabilmente è stato la colonna fondamentale, il numero di prestazioni e le qualità delle prestazioni di questi ultimi 10 anni parlino chiaro. Sai uno che fa 500 partite di serie A e mi viene un po' da ridere che venga messo un po' in discussione, soprattutto quando mancano cinque partite alla fine. Chiaro che quando hai due portieri di di caratura c'è il rischio poi che al primo errore la piazza possa volere quell'altro, poi al primo errore dell'altro la piazza vuole tornare su quello che era titolare in precedenza, perché quando si hanno due portieri di caratura è facile puntare il dito e dire 'cambiamo' perché c'abbiamo un altro bravo però è chiaro che da dentro, almeno io ho fatto il portiere, penso che l'allenatore debba dare un minimo di equilibrio soprattutto in un ruolo così delicato e in un momento così delicato. Poi per carità, le scelte possono cambiare e quello non lo metto in dubbio, però se si dovesse badare tutte le volte a quella che è l'opinione pubblica dovesti cambiare 11 giocatori tutte le domeniche perché di solito, e lo dico per esperienza, quando le cose van male quelli che non giocano sono sempre più bravi di quelli che giocano: questa è l'esperienza che mi sono sempre portato a casa quando hai una squadra tra virgolette di livello, quei giocatori che si equivalgono, quelli che non giocano sono sempre quelli più bravi di quelli che giocano, parlo della pressione della piazza. Noi giocatori poi siamo abituati, Nel senso che noi giocatori, gli staff, chi va in campo è abituato a questo genere di considerazioni, a questo genere di pensiero, però insomma non stupisce e non toglie neanche tranquillità a chi deve scendere in capo perché comunque si è abituati, si è allenati anche a questo".


Altre notizie Cagliari
Martedì 7 Maggio 2024