Brugge-Lazio 1-1. I biancocelesti soffrono ma strappano un prezioso pari. Primo posto salvo
di Gaetano Mocciaro
Antonello Sammarco/Image Sport
SOLO IN TREDICI DELLA PRIMA SQUADRA - Tredici giocatori della prima squadra disponibili per Simone Inzaghi, che recupera all'ultimo Andreas Pereira che va a sededre in panchina. La formazione è presto fatta, obbligata, con un solo margine di manovra, ossia chi in attacco fra Muriqi e Caicedo a supporto di Correa. Il tecnico opta per l'ecuadoriano. Al contrario, il tecnico del Brugge Philippe Clement ha l'imbarazzo della scelta: manda in soffitta il 4-3-3 e rispolvera il 3-5-2 spesso utilizzato la passata stagione: davanti nessun punto di riferimento con due giocatori che non sono propriamente delle prime punte come Emmanuel Dennis e Charles De Ketelaere, 19 anni, grande promessa del calcio belga.
CORREA FA, PATRIC DISFA - Lazio che scende in campo senza paura. Correa prende per mano la squadra duettando con i compagni e creando superiorità numerica. Il "Tucu", in assenza di Immobile e Luis Alberto, si prende a carico il peso dell'attacco e al 14' porta in vantaggio i biancocelesti: duetta con Marusic e poi trova la soluzione da fuori area con un sinistro a giro dal limite che si infila sul palo più lontano, dove Mignolet non può arrivare. Terzo gol in carriera in Champions League per l'argentino, che era andato a segno in passato con la maglia del Siviglia. Brugge che reagisce, Lazio che concede poco e quel poco è sprecato dai belgi. Dall'altra parte Caicedo ha la possibilità di raddoppiare su bel traversone dalla destra di Marusic, ma si scontra con Akpa Akpro. A tre minuti dalla fine del primo tempo il VAR ristabilisce la parità: su un calcio d'angolo Patric trattiene ingenuamente Rits. L'arbitro Taylor decreta il calcio di rigore che Vanaken trasforma spiazzando Reina.
DOMINIO VANO DEI BELGI -Inzaghi cambia le carte in tavola nella ripresa: fuori subito Patric, dentro Pereira con Parolo ad arretrare in difesa. Esce dopo qualche minuto Fares per lasciar spazio a Muriqi: dopo 56 minuti di gioco tutti i giocatori della prima squadra sono entrati in campo. Mosse che non sortiscono nulla di positivo, anzi: il Brugge prende metri, gestisce il pallone, impegna ripetutamente Reina costretto in un paio di circostanze agli straordinari. Lo spagnolo, che proprio contro i belgi faceva il suo esordio in una competizione europea 20 anni fa, salva letteralmente i biancocelesti, a corto di ossigeno ed evidentemente smontati dal rigore del primo tempo. E dove non arriva lui ci pensano proprio i giocatori del Brugge a mandare tutto alle ortiche con clamorosi errori di mira. Ad aumentare il coefficiente di difficoltà l'infortunio a Caicedo che porta all'inserimento del Primavera Czyz al 68'. La Lazio soffre, sporadicamente si fa vedere in avanti rendendosi pericolosa con Milinkovic-Savic, ma di fatto è un monologo degli uomini di Clement, ai quali manca solo l'affondo finale. Ma dopo un inizio di settimana traumatico, un po' di fortuna in campo per i biancocelesti è anche legittima.
Altre notizie Bologna
Venerdì 19 Aprile 2024
Giovedì 18 Aprile 2024
Mercoledì 17 Aprile 2024