Reina si prende la Lazio: l'alternanza con Strakosha sarà una costante nella stagione
di Riccardo Caponetti
Antonello Sammarco/Image Sport
Non sarà un'apparizione saltuaria, perché nei piani della società Reina si alternerà spesso con Strakosha. E non per una questione punitiva o per il rendimento dell'albanese, come ci ha tenuto a ricordare sempre il tecnico ieri: “Reina lo farà rifiatare quando ce ne sarà bisogno. Non è relativo al rendimento di Thomas, in linea con gli anni scorsi". Preso a parametro zero dal Milan, lo spagnolo ha trentotto anni e può vantare 69 presenze in Champions: più di tutta la rosa biancoceleste messa insieme. Era ed è il profilo più adatto, funzionale per far migliorare Strakosha e aiutare a maturare tutto il resto del gruppo. Non solo per l'aspetto caratteriale, ma anche per il modo in cui interpreta il ruolo del portiere. E soprattutto per la qualità con cui riesce a toccare il pallone con i piedi. "In poco sono come lui", disse Sarri, parole al miele per Inzaghi, che da tempo insiste nella 'costruzione dal basso'.
Nonostante sia a Formello da poco tempo, ha stupito tutti per il modo in cui si è integrato ed è già un leader del gruppo. Nello spogliatoio si fa sentire, dà consigli di campo e non. E poi dalla panchina, durante le partite, sembra un allenatore-giocatore, perché si sgola fornendo indicazioni a tutti. Eloquente e indicativo il gesto fatto sabato scorso a Genova contro la Sampdoria: infastidito dai leziosismi dell'ex Keita, sul 3-0, si è alzato e si è andato a lamentare con Ranieri sull'altra panchina. Un atteggiamento da trascinatore, da uomo squadra che con il carisma si è guadagnato la stima dello spogliatoio. E oggi si prenderà anche i pali, come accadrà spesso durante tutta la stagione.
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