Dal web - "De Laurentiis, basta con le sceneggiate. Ora servono i fatti"
Comincia a muoversi qualcosa in casa Bari. La conferenza stampa di pochi giorni fa ha fatto rumore nella piazza barese. De Laurentiis ha rilanciato, parlando nuovamente di ambizioni play-off e prendendosi la colpa della stagione scorsa, a dir poco travagliata. Tanti i commenti giunti sulla questione, ma anche diverse reazioni sui nuovi arrivi in casa Bari. Ecco alcuni commenti dei tifosi sulle nostre pagine social.
"De Laurentiis non poteva aspettarsi applausi e comprensione da noi. Ha mancato di rispetto a un'intera città, soprattutto con le dichiarazioni del padre" è quanto afferma Vincenzo. Dello stesso avviso Giacomo: "Basta con queste sceneggiate.Siamo stanchi e meritiamo un cambiamento".
Breve ma chiaro Antonio, che scrive: "Ci aspettiamo meno parole e più fatti da questa società". Più concreto Giuseppe, che riguardo la questione dice:"Per essere veri tifosi e giudicare bisogna aspettare la costruzione della squadra. Sinceramente le beghe tra padre e figlio non mi interessano".
Spazio, poi, a qualche commento sui nuovi arrivati Magalini e Longo. Fiducioso Nicola sul nuovo organigramma: "Lo staff di quest'anno mi convince e sarà determinante anche Di Cesare". Sul nuovo ds, invece, Ignazio afferma: "Servono almeno cinque giocatori decisivi, che ad ora mancano. Magalini conosce molto bene la C, spero ci stupisca".
"Il mister ci sa fare.Ma se vuole una squadra propositiva deve saper pretendere dalla dirigenza. Altrimenti fa la fine degli allenatori passati" consiglia Massimiliano. Grandi sono le speranze, invece, riposte da Giovanni sul neo allenatore biancorosso: "Longo ha fatto una lunga gavetta, ma ovunque è andato ha fatto bene. Che sia in serie A, B o C. Ora ha una grande occasione e non la sprecherà. Tra qualche mese saremo qui a parlarne in maniera positiva".
Commenti e sentimenti contrastanti da parte della tifoseria che attende di vedere le prossime mosse societarie, sempre speranzosa di poter competere per tornare di nuovo al vertice, dopo un anno da dimenticare.