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Siracusa, si riaprono le porte per l'eventuale ripescaggio: annullata la penalizzazione

di Claudia Marrone

Il Girone I di Serie D ha ormai la sua vincitrice, il Trapani ha infatti chiuso da tempo la pratica promozione, ed è il club che in quel raggruppamento ha staccato il pass per la Serie C, dopo una lotta a distanza con il Siracusa che ha provato a ostacolare i granata, senza troppo successo. A ogni modo, il club del presidente Alessandro Ricci è vigile per il futuro e per un eventuale ripescaggio, ma la penalizzazione di tre punti ricevuta lo scorso 12 marzo a seguito del match contro il Licata aveva precluso questa possibilità, tanto da aver mandato su tutte le furie il patron, che si era scagliato contro la tifoseria in una lunga lettera aperta.

I tre punti di penalizzazione, infatti, come già avevamo ricordato allora, erano arrivati a seguito del lancio, da parte dei sostenitori del club, "di materiale pirotecnico e bottiglie d'acqua semipiene sul terreno di gioco. Nella circostanza, un calciatore del Licata (l'altra squadra partecipante al match in questione, ndr) è stato colpito alla testa ed ha avuto bisogno del trasporto in ambulanza al Pronto Soccorso".

La buona notizia è però arrivata ieri, perché, come si legge in una comunicato diffuso dal Siracusa, "la Corte Sportiva d'Appello ha parzialmente accolto il reclamo del Siracusa Calcio 1924 e riformulato la decisione in relazione ai fatti accaduti nel corso della gara contro il Licata. 𝗂𝗇 𝗋𝖾𝗅𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖺𝗂 𝖿𝖺𝗍𝗍𝗂 𝖺𝖼𝖼𝖺𝖽𝗎𝗍𝗂 𝗇𝖾𝗅 𝖼𝗈𝗋𝗌𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗀𝖺𝗋𝖺 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗋𝗈 𝗂𝗅 𝖫𝗂𝖼𝖺𝗍𝖺
Annullata, definitivamente, la penalizzazione di 3 punti in classifica, ridotte da due a una le giornate di squalifica del Nicola De Simone (squalifica che è stata già scontata). Confermata infine l'ammenda di 4mila euro".
Questo, come precisa il club, grazie al lavoro degli avvocati Monica Fiorillo, Eduardo Chiacchio e Mauro Di Natale. Che riaprono quindi le porte al ripescaggio.


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