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L'ex Urbinati: "A Fano un biennio pieno di emozioni. Fuori dal campo, però, il dramma"

di Claudia Marrone

Lunga intervista quella che il neo acquisto del San Marino Calcio Gianluca Urbinati ha rilasciato in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, per parlare di quella che è la sua nuova esperienza dopo al disgraziata stagione con il Fano, che conoscerà nella giornata di domani l'epilogo della propria storia: gli organi competenti, infatti, si pronunceranno in merito al futuro del club marchigiano, e si avrà quindi chiara la situazione del calcio in città. Un Fano che solo l'anno prima aveva vinto i playoff di Serie D pensando anche al ripescaggio in C, e si ora ora a navigare a vista.

Queste, in merito, le parole di Urbinati: "Quello a Fano è stato un biennio pieno di emozioni, il primo anno abbiamo vinto anche i playoff e siamo stati a un passo dalla Serie C, un anno davvero importantissimo con un gruppo di livello e con mister Mosconi che ci ha guidati bene: purtroppo dopo è mancato il ripescaggio tra i pro, e sono iniziate le grandissime problematiche che poi arrivano ai giorni di oggi, ci sono ancora grandi problemi. Nonostante tutte le intemperie e le situazioni al limite, come squadra abbiamo però dato veramente tutto, cercando di rendere una stagione fuori dal campo drammatica, indimenticabile dentro il campo: credevamo alla salvezza, era difficile da centrare ma ci credeva, e sono certo che senza i punti che ci hanno tolto a tavolino contro il Fossombrone qualcosa di diverso si sarebbe potuto scrivere. Intanto avremmo disputato i playout. Una beffa nella beffa.

Se con il ripescaggio in C le cose sarebbe andate diversamente? È difficile da dire, ma probabilmente anche in C non sarebbe andata benissimo, c'era anche una grossa frattura tra piazza e proprietà. Però, nei nostri confronti, i tifosi sono stati encomiabile, non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto, è grazie al loro appoggio se abbiamo finito in modo dignitoso la stagione: la città si è stretta intorno alla squadra. E spero che a Fano si possa tornare presto a parlare di calcio giocato e un certo livello, la città merita persone di un certo livello, competenti, professionali e con credibilità".


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