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Clivense, Pellissier: "Il Chievo è stato una famiglia: rivoglio il marchio. Obiettivo salvezza"

di Luca Bargellini

Sono due i tavoli sui quali la Clivense sta giocando in queste settimane di fine aprile. Il primo è quello del campo con il campionato di Serie D da portare a termine nel migliore dei modi. Il secondo, invece, è quello legato all'acquisizione del marchio Chievo.

"Vorremmo che quel simbolo tornasse a vivere, nelle mani di chi ha voluto davvero il suo bene - racconta al Corriere del Veneto il presidente Sergio Pellissier -. Parlo spesso con persone da tutta Italia, il ricordo e l'entusiasmo per il Chievo sono ancora forti. Per me quel marchio ha un valore inestimabile: vederlo da parte è un dispiacere. Il Chievo per me è stato una famiglia. Sono arrivato ragazzino e ho smesso da adulto. Ho gioito per le vittorie, ho pianto quando siamo retrocessi".

In attesa di sapere quale futuro avrà la querelle sul marchio, l'ex bomber gialloblù ha parlato anche di obiettivi e del sogno Serie B: "Siamo passati dal non avere niente a due promozioni, arrivando in D e facendoci avanti per il marchio. Sul campo quest'anno abbiamo faticato ma fare tesoro degli errori. Manca poco alla salvezza".

Per quanto riguarda la volata finale sono tre le gare che mancano alla fine della stagione di Serie D: sfide che vedranno la formazione veronese affrontare Brusaporto, Castellanzese e Arconatese.


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