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Pro Patria, la squadra si isola dalla società. Citarella: "Rispetto il volere dei giocatori"

di Luca Bargellini

È una netta spaccatura, per di più voluta, quella che si è creata in questi giorni in seno alla Pro Patria. Nei giorni scorsi, infatti, la squadra ha chiesto di rimanere del tutto isolata dalla dirigenza del club, oramai da mesi alle prese con vicende legata al passaggio di proprietà, con l'intento di rimanere concentrata solo e soltanto sullo scontro diretto contro il Seregno e, in generale, sulla lotta salvezza.

"La squadra vuole stare tranquilla? Mi adeguo - ha detto Domenico Citarella, presidente del club lombardo secondo quanto riportato da La Prealpina -. Volevo salire a Busto ma ho disdetto il viaggio rispettando il volere dei giocatori".

Citarella, poi, torna a parlare dei problemi societari: "Per quel che posso ogni giorno lavoro per mandare avanti la società. Nessuno nega che ci siano problemi (legati alle vicende societarie della SGAI, ndr), ma sono operativo. Club di nuovo nelle mani di Patrizia Testa? Se avesse voluto si poteva riprendere il club in dieci minuti. Sarebbe stato sufficiente seguire il tracciato contrattuale nel quale sono contenute le condizioni che consentono alla ex presidente di tornare in possesso del club. Se non l'ha fatto avrà le sue ragioni, è un suo problema ma è giusto che si sappia".


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