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"Non ho subito fallo, non è rigore": il gesto di fair play di Colombo della Pro Patria

di Claudia Marrone

Il cronometro segnava circa il 70' di una gara che si stava facendo molto tirata, Giana Erminio e Pro Patria erano ferme sull'1-1, e l'arbitro (il sig. Samuele Andreano di Prato) indica il dischetto del rigore: un presunto fallo ai danni di Riccardo Colombo vale il penalty per la formazione bustocca.
Su tutte le furie la formazione di casa, soprattutto con Daniele Dalla Bona che prova a colloquiare con il direttore di gara, ma il crac - e la clamorosa svista dell'arbitro - è evitata dallo stesso Colombo, che con un gesto di grande fair play confessa di aver accentuato la caduta. Il fallo non c'era.

Fatto che dovrebbe esser normalità, ma che nel calcio è invece da sottolineare, al netto delle ulteriori domande e retropensieri che si possono scatenare da un gesto di questo genere: la Pro Patria ha un'ottima classifica, due punti in più magari non avrebbero fatto una clamorosa differenza, ma una piccola differenza sì, l'avrebbero comunque fatta in ottica playoff.
Ma per Colombo ha solo prevalso il buon senso. E i "se" e i "ma" sono da mettere da parte, c'è semmai da prendere esempio da questo gesto indipendentemente da tutto il resto.

E c'è da tirare un sospiro di sollievo, il rischio che fosse l'ennesimo weekend con (spesso giuste) recriminazioni per episodi arbitrali subiti è stato scongiurato.


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