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Veroli si racconta: "Quando ho saputo dell'interesse della Sampdoria ho detto subito sì"

di Andrea Piras

Intervistato dall'edizione odierna de Il Secolo XIX, il neo difensore della Sampdoria Davide Veroli ha raccontato del suo approdo in blucerchiato: "Quando ho saputo dell’interesse del direttore Accardi ho detto subito sì - ha esordito -. E’ stato facile. Piazza importante, tifoseria calorosa che ho ammirato in Coppa Italia: cantano senza sosta, meritano tanto. C’è grande voglia, entusiasmo, ci sono le basi per fare bene, vogliamo arrivare più in alto possibile. E della Samp mi piacevano Cassano e Pazzini: coppia unica.

Allenatore che mi hanno segnato di più? A Pescara Battisti e Iervese nelle giovanili e Auteri che mi ha lanciato a 18 anni. Tatticamente Vivarini, il suo calcio è moderno. Nella Primavera del Cagliari Piscane, ci trasferiva la sua grinta da giocatore. E Ranieri, ero in campo nel giorno di quell’allenamento virale in cui ci urlava ‘rapidi, elettricità!’: lui ti trasmette serenità, ti fa rendere al massimo, lo vedi tranquillo e ti senti tranquillo pure tu. E al primo impatto anche Pirlo mi sembra così.

Avversarie più pericolose in B? Difficile dirlo, è un torneo molto particolare, c’è grande equilibrio, tutte le squadre sono a un buon livello. Il mio Catanzaro dell’anno scorso fu la sorpresa. E anche quest’anno ce ne saranno".


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