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Samp alle prese con gli infortuni. Bertelli: "Calcio è sport di contatto. A volte è sfortuna"

di Luca Bargellini

Per una Sampdoria che anche domani contro il Lecco dovrà fare i conti con i numerosi assenti per infortunio, attraverso le colonne de Il Secolo XIX, prende la parola di uno dei soggetti interessati: il preparatore atletico dei blucerchiati Paolo Bertelli.

"Cerchiamo di fare le cose meglio possibile, però le variabili della performance sono veramente tante, per cui qualcosa succede sempre, non solo a noi. Però, se posso fare un inciso, il calcio è uno sport di contatto e ci si fa male. Noi abbiamo la fortuna, che poi può trasformarsi in sfortuna in alcuni episodi, di avere un gruppo che si allena sempre con intensità molto alta, per cui ci sono contatti, si corre forte e ci può stare che qualcuno si faccia male. Tutti vorremmo che non ci fossero gli infortuni. Qui c'è anche una struttura della performance importante, però ripeto nel calcio ci si fa male.

Senza tralasciare gli infortuni fuori da qualsiasi prevenzione e previsione, come per Ferrari, in un movimento la palla gli ha portato il piede di appoggio ed è scivolato sul ginocchio. O Borini, si stacca un tendine e gli poteva capitare in qualsiasi momento e gli è successo in quello lì purtroppo".


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