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Reggina, Taibi: "Fiducioso per il 29. Ma i dipendenti del Sant'Agana devono esser pagati"

di Claudia Marrone

"Io non so chi deve pagare, ma il personale del Sant'Agata deve ricevere il pagamento delle spettanze. Le istituzioni ci sono vicine ma allo stesso tempo chi può ottemperare a questi pagamenti deve provvedere, bisogna capire chi deve mettere questi soldi. Sono stati saldati i collaboratori di campo, quindi magazziniere e medico. In ogni caso, vecchia e nuova proprietà sanno chi deve pagare, se ci sono stati gli accordi scritti": come si legge su tuttoreggina.com, esordisce così, parlando a Radio Antenna Febea, il Ds della Reggina Massimo Taibi.

Che, estromessa dal prossimo campionato di Serie B, attende l'esito del ricorso presentato al Consiglio di Stato: "Per il 29 sono fiducioso, ma per riprendere gli allenamenti e per continuare a nutrire fiducia, devo essere aiutato. Serve una chiarezza immediata tra vecchia e nuova proprietà. Ci hanno voluto massacrare, se leggono con attenzione le carte abbiamo grosse possibilità. Se il 29 andrà male, faremo tutti i bagagli e penseranno alla D o all'Eccellenza. In ogni caso, sino al 29 non bisogna sbagliare nulla, le Istituzioni locali stanno mettendosi in contatto con le parti per risolvere almeno queste problematiche. Se mi sono sentito con Ilari? Si, ci siamo sentiti, però adesso bisogna mettere nelle condizioni i dipendenti di poter lavorare. Dobbiamo arrivare al 29 senza avere questo tipo di problematiche".

E conclude con una nota sulla messa in mora: "I ragazzi hanno visto e subito tanto che li capisco. Ma l'AIC forse li ha consigliati male".


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