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Brescia-Turris e il caso Pandolfi: la CFA rinvia al 27 aprile la discussione del reclamo

di Claudia Marrone

Riportiamo di seguito il comunicato diramato dalla FIGC relativo al reclamo del Brescia contro la Turris, circa il trasferimento dell'attaccante Luca Pandolfi, acquistato dalla formazione lombarda - che si è vista dichiarato inammissibile anche il secondo ricorso circa la vicenda - ma infortunatosi:

"LA CORTE FEDERALE D’APPELLO
SEZIONE IV

composta dai Sigg.ri:
Carlo Sica Presidente
Domenico Luca Scordino Componente
Marco Stigliano Messuti Componente (relatore)

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

sul reclamo n. RG 126/CFA/2010-2021, proposto dalla società Brescia Calcio Spa, in data 11 marzo 2021
contro
la società SS Turris Srl e il calciatore Pandolfi Luca
per la riforma
della decisione del Tribunale federale nazionale – Sezione Tesseramenti - n. 22/TFN – ST 2020/2021 del 5 marzo 2021;
Visto il reclamo e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza del giorno 6.4.2021, tenutasi in videoconferenza, l’Avv. Marco Stigliano Messuti e uditi per la reclamante, l’avv. Mattia Grassani ed il Presidente Massimo Cellino e per la società S.S. Turris Calcio, l’avv. Eduardo Chiacchio e per il calciatore Luca Pandolfi, l’Avv. Alessandro Calcagno;

Il Collegio,
preso atto che la società odierna reclamante ha proposto separato ricorso avverso il visto di esecutività apposto sul contratto dalla Lega di competenza e che tale ricorso è stato assunto in decisione in data 1aprile 2021 e deciso con dispositivo n. 15/TFN-ST 2020-2021; considerato che tale ricorso è connesso con la materia del contendere oggetto del presente reclamo;
ritenuto opportuno rinviare il presente reclamo in attesa del deposito della motivazione della decisione del Tribunale federale nazionale – Sezione Tesseramenti e degli eventuali successivi sviluppi;
P.Q.M.
La Corte federale d’appello rinvia la discussione all’udienza del 27 aprile 2021 ore 11,00, con salvezza dei diritti di prima udienza.
Dispone la comunicazione alle parti tramite i loro difensori con posta elettronica certificata".


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