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Brescia, Donnarumma: "Voglio la Serie A, ma non da comparsa"

di Tommaso Maschio

Il centravanti del Brescia Alfredo Donnarumma ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport tornando sul mancato approdo in Serie A con l’Empoli e sulla propria voglia di rivalsa: “Non sono rimasto bene quando l’Empoli non mi ha confermato, ma lo prendo come uno stimolo. Da ragazzino avrei dovuto esordire in A con il Catania di Zenga già salvo contro il Bologna che doveva ancora salvarsi e invece finii in tribuna. Voglio dire che alle disillusioni sono abituato. Io voglio arrivare in Serie A e giocarmela, ma voglio che a parlare per me siano i numeri. Cellino? È un presidente fantastico, uno che non ti lascia mai solo, al Brescia in poco tempo ha fatto tante cose, altrove aspettano che le cose piovano addosso. Ne vorrei mille di Cellino, un entusiasta, un tipo naturale, come lo vedi è. - continua Donnarumma parlando della gavetta - Adattarsi è la parola, logico che quando ti trovi in club più organizzati percepisci la differenza. Però tutto serve, io dal primo infortunio e dai guai successivi sono uscito più forte. Quando impari a conoscere il tuo corpo le cose si semplificano. Nel calcio veloce di questi tempi la prevenzione è fondamentale e invecchiando si impara. Sogno un esordio in A e la soddisfazione del Brescia e di questi tifosi che mi hanno fatto sentire a casa. Cominciare allo Stadium o a San Siro o al San Paolo sarebbe una meraviglia, ma anche i derby con l’Atalanta non sarebbero male, so quanto siano sentiti a Brescia”.


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