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Brescia, Cellino: "Se tutti pagassero le tasse come me, l'Italia sarebbe migliore"

di Claudia Marrone

Il Tribunale del Riesame non ha dato ragione a Massimo Cellino, e ha posto sotto sequestro - come da richiesta della Procura - 59 milioni di euro all'imprenditore sardo, anche patron del Brescia.
Lo stesso Cellino, come riferisce La Gazzetta dello Sport: "È una faccenda indescrivibile, e dai giocatori voglio solidarietà. Mi trovo in imbarazzo, sono mortificato. Proprio un bel regalo di compleanno. Stavo partendo per raggiungere la famiglia, ho annullato tutto. Parliamo di una cartella esattoriale del 2011, che non mi è stata notificata perché ero residente inglese: una cartella pagata e conciliata con l’Ufficio delle Entrate con il chiarimento per ritardata presentazione della documentazione. Le tasse vanno pagate: se le pagassero tutti come le pago io l’Italia sarebbe un posto migliore. Io non sono un disonesto, non ho 200 milioni di debito fiscale come altre società. Sono innocente, ho ascoltato delle ricostruzioni pazzesche. Sembrava che la pm stesse parlando di un’altra persona".


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