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Vecino, l'ultimo della lista. Dai 24 milioni all'esclusione in Champions: all'Inter non c'è spazio

di Raimondo De Magistris

Quando Matias Vecino tre anni fa venne acquisto dall'Inter sbarcò a Milano su precisa richiesta di Luciano Spalletti. Ventiquattro milioni di euro la cifra pagata per strapparlo alla Fiorentina, per consegnare al tecnico di Certaldo un centrocampista congeniale al suo 4-2-3-1. E in effetti, nelle due stagioni in nerazzurro con Spalletti in panchina il centrocampista uruguagio ha sempre recitato un ruolo da protagonista: se l'Inter un anno e mezzo fa torna in Champions è anche per il suo gol nel derby e per la sua prestazione con l'Empoli, con tanto di contributo attivo in occasione del gol di Nainggolan.

Dallo scorso anno la musica è cambiata. Con l'arrivo di Stefano Sensi, Vecino ha perso il suo posto da titolare: ha giocato le sue 25 partite. Che non sono le 40 della stagione precedente, anche perché in molti casi è subentrato a gara in corso.
Ancora meno ne giocherà quest'anno e non solo per l'infortunio che gli permetterà di essere di nuovo a disposizione solo dai primi giorni di novembre. E' chiaro che in una Inter particolarmente ricca a centrocampo l'ex Fiorentina sia l'ultimo della lista, alle spalle anche di Radja Nainggolan che fino alla fine della sessione estiva di calciomercato ha provato a trasferirsi al Cagliari. Il Ninja, infatti, è stato inserito nella lista Champions Non c'è invece Matias Vecino, che già in estate aveva fiutato la nuova aria che tirava dalle parti di Appiano Gentile e ha provato a sistemarsi altrove. Senza successo.


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