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Un Bologna senza identità contro l'Empoli. Ora al lavoro per raddrizzare il tiro

di Micol Malaguti

Tutto al pronti via tra Bologna e Empoli dove il risultato si raccoglie nei primi 5 minuti di gara. Un botta e risposta che prima esalta poi colpisce i padroni di casa, entusiasti sulla rete di Giovanni Fabbian (2’ pt) e immediatamente amareggiati quando pochi attimi dopo gli ospiti battono Skorupski con Gyasi (3' pt). Il resto della gara pare essere una conseguenza diretta del gol subito dalla quale i rossoblù non si riprendono più completamente.

Alla terza giornata di campionato di una stagione nata all’insegna della storia, lo stadio Dall’Ara si svuota prima della fine del match in segno di disappunto rispetto a quanto visto in campo. Nonostante l’iniziale supporto espresso dai tifosi nei confronti di Italiano e co., la prestazione contro i toscani spegne infatti l’entusiasmo del pubblico che da questa squadra si aspettava sicuramente qualcosa di più. La risposta è attesa in campo, ma intanto Italiano esprime il suo disappunto, lo stesso – dice – che ha percepito dal pubblico. La soluzione? Il lavoro e l’applicazione.

Con due punti in campionato, cinque gol subiti in tre uscite e due reti all’attivo, il Bologna si appresta a preparare persino la Champions League. La sosta potrebbe dare modo allo staff e alla squadra di riavvolgere la matassa per sbrogliarla con più idee e magari qualche giocatore infortunato in meno, con l’obiettivo di raddrizzare una situazione che dalla prima con l’Udinese ad oggi è apparsa in calando. Allo stato attuale, infatti, al Bologna pare mancare un’identità precisa e un po’ di qualità. Solo il tempo saprà dire se con attenzione e impegno le lacune di oggi potranno essere colmate per un domani sicuramene più roseo di questo.


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