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Udinese, Brenner si presenta: "Voglio fare tanti gol. Non sento la pressione addosso"

di Lorenzo Di Benedetto

L'attaccante dell'Udinese, Brenner Souza da Silva, ospite di TV12, si è presentato dopo l'arrivo al club friulano dal Cincinnati. Il classe 2000 è pronto a mettersi a disposizione di Sottil e ha dichiarato: "Sono felice di essere qui, credo che succederanno molte belle cose, a poco a poco mi sto adattando al club e a questo grande cambiamento. Poter giocare in Serie A è un’esperienza fantastica. Quando ero piccolo guardavo sempre le partite con mio nonno e mio padre. È una realizzazione del loro sogno che io sia qui e sono felice per questa opportunità".

Proprio per questo il 23enne conosce già “alcune squadre e diversi giocatori. Molti calciatori non fanno i telespettatori, io invece cerco sempre di raccogliere informazioni sui miei avversari”. Anche l’Udinese è stata studiata prima dell’approdo: “Conoscevo già dei brasiliani che erano molto felici qui. È stata un’ottima opportunità di apprendimento sentirli parlare di questo club che ha una grande tradizione. Sto imparando sempre di più”.

Gli inizi della sua carriera al San Paolo “sono stati bellissimi, sono stato felice di crescere lì. Sono arrivato a 11 anni e me ne sono andato a 21, quindi lo sento casa mia, è il posto dove sto meglio. Mi manca tanto, ma sono felice di averne fatto parte”. Jordan Zemura ne ha già approfittato per chiedergli di passare lì le vacanze, e Brenner conferma sorridendo che “lo inviterò quando avremo una vacanza. Bisogna vedere San Paolo per conoscere il Brasile, lo aiuterò a farlo”.

Nel 2021 arriva la chiamata dal Cincinnati, nella MLS: “È un posto dove ho imparato tanto e sono maturato. Ho passato alcuni momenti difficili – ricorda – ma sono stato felice per com’è andato il campionato, un campionato che merita rispetto e sta crescendo sempre di più. Provo solo gratitudine per il club che mi ha aperto le sue porte e mi ha dato una possibilità fuori dal mio paese. È un posto che conservo con affetto nel mio cuore”. Anche l’attaccante nutriva dei pregiudizi prima di iniziare la sua avventura statunitense: “Sono arrivato lì con una visione parziale – confessa – ma poi ho capito come funzionava. Se non sei preparato mentalmente non riesci a giocare con intensità. Ci sono buoni giocatori, molti sudamericani, e la scuola statunitense è in crescita. Penso che l'arrivo di Messi non farà altro che anticiparla”.

Poi è arrivata l’offerta dell’Udinese, che lo ha reso la cessione più remunerativa nella storia del Cincinnati. Il classe 2000, però, non sente la pressione: “Ho giocato per grandi club, quindi ho sempre avuto un certo carico di aspettative sulle spalle – afferma, poi riflette un istante e si spiega meglio – La mia più grande responsabilità è essere un bravo figlio, cerco di essere una brava persona per la mia famiglia e quando gioco a calcio, di conseguenza, i risultati si vedono”.

Brenner ha indossato il verdeoro della Selecao in under 17, con la quale ha segnato 6 gol in 18 presenze. Giocare per il suo paese è “una sensazione inspiegabile. Spero di vestire ancora la maglia della Nazionale”. Speranza che passa per la sua dote migliore, che lui stesso descrive essere “la capacità di raffinare il gioco, di finalizzare le azioni. Sono molto mobile, tocco tanto la palla e mi muovo continuamente in cerca dello spazio giusto in cui inserirmi per segnare”. In bianconero sta già lavorando per “migliorare nel gioco di squadra, ad esempio devo capire meglio le marcature. Mi sto adeguando col tempo”.

Paragonato al connazionale Gabriel Jesus, in forza all’Arsenal, Brenner sorride: “Gli somiglio un po’, perché anche lui ha giocato da seconda punta prima di diventare un centravanti mobile. Mi fa piacere questo paragone perché è un grande giocatore”. L’ex Cincinnati preferisce ancora muoversi “alle spalle del centravanti, infilandomi tra le linee e fare assist. Mi piace giocare per la squadra per ottenere il risultato migliore”. Tra Beto, Lorenzo Lucca o Florian Thauvin come possibili partner d’attacco, il brasiliano non si sbilancia: “Decide l’allenatore, io voglio solo essere in campo”.

Il gruppo squadra vanta “diversi buoni giocatori, a un livello molto alto. Credo che possiamo competere per grandi cose”. A impressionarlo di più è stato Lazar Samardzic, “ha ottimi movimenti e una mente svelta. Ma ritengo che in generale il singolo renda al meglio se la squadra gioca bene collettivamente. Dobbiamo vedere come procede la stagione, perché ad oggi ci sono state solo due settimane di allenamento, ma la squadra è forte e sono tutti molto simpatici, soprattutto Walace”. Il centrocampista è anche il compagno con cui l’attaccante passa più tempo: “Stiamo sempre insieme, mi sta aiutando molto”. Il mister Andrea Sottil sta facendo vivere “giornate intense di allenamento, molto difficili. Per questo le impressioni sono le migliori possibili e spero che in stagione vada tutto per il meglio”.

I due giocatori che lo hanno ispirato sono stati entrambi suoi compagni di squadra al San Paolo: “Uno si chiama Helinho e oggi è al Bragantino, è il migliore con cui abbia mai giocato in Brasile al pari di Alexandre Pato, che ha avuto una bella carriera qui in Italia e aveva tutto per essere un fenomeno. Ha fatto comunque una grande carriera”. Allenato da Jaap Stam ai suoi esordi in MLS, Brenner racconta che “andavamo molto d'accordo, mi ha consigliato di venire in Italia con la mente aperta per imparare. Mi ha detto che sarà una grande sfida e gli ho risposto che sono felice di affrontarla”.

L’obiettivo del 23enne “è adattarmi il più rapidamente possibile per giocare sempre più minuti, conquistando il mio spazio. Voglio far vedere il mio calcio, segnare gol e portare in alto l’Udinese”. Da quando è bianconero, il brasiliano dice di non aver “avuto tempo libero, perché non ho ancora trovato casa, ma quando vivevo negli Stati Uniti passavo sempre i momenti di relax con i miei amici la mia famiglia”. Per lui, quindi, “non c’è stato tempo per conoscere Udine, però non mi sembra grandissima – prosegue – Vengo da San Paolo e per me è una grande differenza. Credo comunque che sia una città accogliente e che qui abbia tutto per essere felice”. Pur amando il cibo italiano, il suo piatto preferito ha il sapore di casa, “la feijoada: riso con fagioli e carne di manzo”. Brenner conclude con un messaggio ai tifosi bianconeri: “Sono un giocatore che ha voglia di lottare per la maglia. Sono molto contento e orgoglioso di essere qui, cercherò di fare del mio meglio ogni giorno per conquistare sempre più spazio in campo e nei vostri cuori”.


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