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Tre legamenti ko, 55 giorni per recuperare. L'impresa di Dragowski: "Volontà, voglia e fisioterapia"

di Luca Chiarini

Cinquantacinque giorni per recuperare da tre lesioni ai legamenti. Un'impresa che Bartlomiej Dragowski, numero uno dello Spezia, racconta così ai taccuini di Tuttosport: "Come ho fatto? Volontà, voglia, il lavoro dei preparatori e dei fisioterapisti. Io invece dico anche grazie al simulatore di guida che mi sono comprato e che ho installato a casa, per il quale divento oramai pazzo (ride). Scherzi a parte, volevo fortemente riprendermi quello che la sfortuna si era portato via".

Il brutto infortunio, rimediato nell'ultimo turno di campionato prima del Mondiale, ha costretto il polacco a saltare la rassegna iridata con la maglia della sua Nazionale: "L’ho visto da casa, senza potermi muovere. Fin dall’impatto con Lasagna ho capito che c’era qualcosa di grave, non sentivo il piede e la caviglia bruciava. Poi solo messaggi e telefonate e tutti a piangere. Mi è toccato tirare su di morale a tanti, mia moglie Agnieszka e papà compreso. Disfatto la valigia e via".


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