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Torna in auge l'idea della Superlega. La UEFA: "Champions e i campionati non si toccano"

di Michele Pavese

Il giorno dopo le dichiarazioni di Josep Maria Bartomeu, che al momento delle dimissioni dalla presidenza del Barcellona ha annunciato alla stampa che il club catalano ha accettato di partecipare alla Superleague europea, si torna a parlare insistentemente della competizione che potrebbe sostituire in futuro i campionati nazionali. Un'idea che la UEFA continua a respingere con assoluta fermezza: "Il presidente Ceferin ha chiarito in diverse occasioni che la UEFA si oppone fermamente", si è affrettato a chiarire il massimo organismo calcistico europeo. "I principi di solidarietà, promozione, retrocessione e campionati aperti non sono negoziabili. Questo è ciò che fa funzionare il calcio europeo e ciò che rende la Champions League la migliore competizione sportiva del mondo". La confederazione europea rifiuta di "distruggere" la sua manifestazione principale e assicura che una "Superlega di 10, 12 o anche 24 club" diventerebbe "inevitabilmente noiosa".

La FIFA, smentendo il suo sostegno al progetto della Superlega, ha invece ripreso le parole di Infantino "Come presidente della FIFA, sono interessato al Mondiale per club, non alla Superlega".


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