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Torino, Cairo: "Campionato dovrà finire entro il 30 giugno. Allenamenti? No a interessi di bottega"

di Simone Bernabei

La Gazzetta dello Sport propone un’intervista a Urbano Cairo, presidente del Torino. “Prima la salute. Se il campionato potrà ripartire bisognerà finirlo entro il 30 giugno”, le parole scelte come titolo. Il numero 1 granata, però, tocca tutti i temi riguardanti questo momento di grande emergenza nazionale: “Quando si vive un momento come questo non si può parlare di sport, calcio, calendari, staccandolo da ciò che sta passando il Paese. Bisogna essere realisti, capire cosa si potrà fare e a cosa invece si dovrà rinunciare. Una stagione purtroppo è stata rovinata, dobbiamo stare attenti a non rovinare anche la prossima. L’ok della UEFA per giocare a luglio? Mi sembra una ipotesi che rischia di complicare le cose”.
Chiosa finale sugli allenamenti e la ripresa della preparazione: “Siamo chiari: finché non ci si può allenare tutti, non ci si allena. Che senso ha porre delle date adesso con alcune zone del paese in piena lotta contro il virus? Una cosa deve essere certa: ci si ricomincia ad allenare tutti insieme. Non sono ammessi interessi di bottega”.


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