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Stankovic: "Non auguro a nessuno ciò che ho vissuto alla Samp. Il VAR confonde? Dipende"

di Alessandra Stefanelli

Nel corso della lunga intervista concessa a '90° Minuto', Dejan Stankovic ha parlato anche della sfida che attende l'Inter contro l'Atletico Madrid: "Sarà una partita tosta, si affrontano due allenatori molto preparati. Non posso fare pronostici, Simeone allena da anni l'Atletico Madrid ed è abituato a giocare partite importanti come questa, ma quando inizi a sentire il profumo di Champions come ha fatto l'Inter l'anno scorso ti viene voglia di riprovare. Credo che sarà una sfida decisa dai dettagli, io tifo Inter ma non voglio dare pronostici".

Due parole anche sull'avventura amara vissuta alla Sampdoria: "È una società gloriosa, la tifoseria è stata l'unico raggio di sole di quella stagione. Ho cercato di dare tutto me stesso, abbiamo dato tutto io e i ragazzi. Abbiamo perso tanti punti nei finali, io non volevo mollare ma a gennaio avevo già capito come sarebbe andata a finire. ci ho sempre messo la faccia, sono sempre stato in prima linea. Auguro alla Samp di stare bene come società, una situazione del genere non la augurerei mai a nessuno. È stata un'esperienza molto forte".

Un commento anche sul VAR: "Se ha creato confusione? Dipende. Ci sono due modi di vedere il VAR, quando va bene e quando va male. A me è successo con la Samp che arbitri e VAR avessero sbagliato, poi chiedono scusa ma i punti intanto li hai persi. Il VAR fa vedere le cose importanti ma a volte penalizza. Parlavo con Rocchi quando ero alla Samp: ci sono ancora tante zone grigie, dove c'è discrezione nella decisione a prescindere che sia l'Inter, Ia Juve, il Cagliari o il Monza. L'arbitro può sempre decidere".


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