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Roma, tre allenatori in un anno (e spicci) per Lina Souloukou: non c'è più progetto triennale

di Andrea Losapio

Nel maggio del 2021 i Friedkin presero tutti in contropiede. Sembrava che Sarri fosse il destinatario unico della panchina, arrivo José Mourinho. Quasi incredibile, anche per il timing e per le ambizioni di una squadra che avrebbe giocato di lì a poco la Conference, il torneo meno prestigioso dei tre in Europa. L Roma però non vinceva da tantissimo tempo, dal 1960-61, una Coppa delle Fiere. La Coppa Italia era lontana dal 2007-08, la Supercoppa dal 2007, lo Scudetto dal 2000-21, l'anno dell'ultimo Giubileo.

Un progetto triennale, con Tiago Pinto come direttore generale a supervisionare le operazioni di mercato. I Friedkin sono sempre stati chiari: "Le scadenze sono quelle, fra tre anni ne parleremo". In realtà non è andata così per vari motivi, sia con Tiago Pinto - che preferiva non rimanere fermo e aspettare le paturnie dei proprietari, né per l'allenatore, esonerato a gennaio 2024 dopo due finali europee consecutive. Già nell'estate del 2023 c'erano stati dei grossi problemi con Mou, che si lamentava per una campagna acquisti fatta con ritardo. Più o meno le stesse cose di Daniele De Rossi, ma quando non investi è anche normale. Quest'estate la Roma ha investito. Male o bene, non è dato sapere, siamo alla quarta giornata. Ma sappiamo che De Rossi non ne è più il tecnico nonostante un contratto di tre anni.

Un altro progetto triennale? Nelle intenzioni sarebbe stato così. Invece Lina Souloukou, CEO del club da marzo del 2023, ha già cambiato tre allenatori in un anno. Ha quasi azzerato lo staff tecnico del club, ma anche quello dirigenziale, visto che in molti sono stati licenziati, per giusta causa o meno, con diverse cause lavorative anche da parte dei dipendenti. È una ristrutturazione chiara, con l'intenzione di prendere sempre più spazio a discapito degli altri. Giusto o sbagliato che sia.

La realtà è che almeno il progetto tecnico non esiste più, al netto degli investimenti. E non c'è problema nell'esonerare un allenatore con tre anni di contratto, se quest'ultimo va allo scontro diretto, a campo aperto. La stessa Souloukou all'Olympiakos - dove è stata dal 2018 al 2022 - non ha mai esonerato un allenatore, tenendo sempre Pedro Martins. È anche vero che il club del Pireo aveva vinto tre Super League consecutive.


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