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Roma, chiuso il mercato con saldo in attivo. Ma restano Zaniolo e Karsdorp

di Dario Marchetti

Che sarebbe stato un mercato povero si sapeva. I paletti del Fair Play Finanziario permettevano alla Roma poco margine di manovra e se a questo uniamo un gennaio contraddistinto dai casi Karsdorp e Zaniolo, ecco spiegata la campagna acquisti giallorossa.

In entrata
Qualcosa in entrata Tiago Pinto ha comunque fatto, bruciando intanto la concorrenza con Solbakken, preso a parametro zero e annunciato dal Bodo Glimt a novembre durante la sosta. Poi qualche altra idea in cantiere ci sarebbe stata, ma l’immobilismo in uscita, soprattutto per quanto riguarda Zaniolo, ha bloccato il mercato in entrata, permettendo a Mourinho di avere solamente il quinto difensore che da tanto chiedeva. Al fotofinish, infatti, è arrivato Diego Llorente in prestito oneroso (500 mila euro) con diritto di riscatto dal Leeds. Nulla da fare invece per Frattesi e Ziyech, per il primo appuntamento rimandato a giugno.

In uscita
La Roma è riuscita comunque a chiudere il saldo mercato in attivo perché a fronte dei soli 500mila euro spesi per Llorente, ha incassato 2,75 milioni con i prestiti di Shomurodov e Vina per un +2,25 mln a bilancio nel rapporto entrate-uscite. Tutte operazioni che si sono concretizzate negli ultimi giorni di mercato con l’attaccante uzbeko finito allo Spezia in prestito oneroso a un milione e mezzo, mentre a 12 è fissato il diritto di riscatto. In Premier, più precisamente al Bournemouth, è volato Vina. Anche qui 750mila euro subito per il prestito e prezzo per il riscatto a 15 milioni. Cifra sulla quale non c’è alcun obbligo. E sempre al Bournemouth sarebbe dovuto finire anche Zaniolo dopo l’offerta da 30 milioni più cinque di bonus che la società inglese aveva formulato, incassando il no del giocatore, salvo poi ripensarci nell’ultima notte di mercato, quando ormai era troppo tardi.


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