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Roma, anche Dzeko ha la sua spalla: ora a Mkhitaryan manca solo la continuità

di Dario Marchetti

Gli addii di Salah, Nainggolan ed El Shaarawy hanno lasciato un vuoto a Roma. Manca chi segna e faccia far gol Dzeko nonostante di giocatori offensivi Fonseca ne abbia a volontà. Da Pastore a Pellegrini, passando per Under, Zaniolo, Perotti e Kluivert. Tutti, escluso il 22 giallorosso vista la rottura del legamento crociato, hanno deluso le attese di inizio stagione. Poi c’è Mkhitaryan, il cui rendimento è tanto incostante a causa degli infortuni quanto produttivo se consideriamo i minuti giocati fino a oggi (840) e i gol segnati (5). Una rete ogni 144 giri d’orologio se contiamo solo la Serie A, unica competizione nella quale l’armeno è andato a segno. Di contro, però, ci sono le 16 partite saltate per guai muscolari.
RIPRESA - Non un dettaglio, ma la speranza a Trigoria è che il calciatore possa aver messo da parte i problemi di inizio stagione. Mai prima della gara con il Lecce, Mkhitaryan aveva disputato tre partite per intero in campionato. Si era sempre fermato a due, mentre domenica è successo nel rotondo successo contro la squadra di Liverani, risultando anche tra i migliori in campo. Assist dell’1-0 per Under e raddoppio prima del duplice fischio. Primo per palloni recuperati (8 contro i 5 di Smalling) e 12 km percorsi (quarto nella Roma al pari di Cristante).
COPPIA - “Non dico che non si possa giocare senza di lui, ma per noi è un calciatore fondamentale” ha detto Fonseca nel post partita. Vero. Aggiunge la qualità che manca e non è un caso che delle 5 partite in cui ha segnato, i giallorossi ne abbiano vinte 4 e persa una sola con il Bologna. Anche la produttività della squadra è diversa con l’armeno in campo e Dzeko ringrazia. Il bosniaco da tempo cerca una spalla e il feeling con Mkhitaryan poteva nascere già al Via del Mare di Lecce un girone fa. E’ del 77 giallorosso, infatti, l’assist per il gol vittoria all’ex City. Poi gli infortuni ne hanno limitato l’utilizzo, ma domenica all’Olimpico hanno dimostrato ancora di trovarsi bene. Fonseca ha schierato Miki al posto di Kluivert, ma in realtà l’armeno non ha mai fatto l’ala. Anzi, la posizione media del match dice altro e lo vede molto più vicino di Under (suo collega a destra) a Dzeko. Morale della favola: quando il nove di Fonseca indietreggia si butta dentro l’ex Arsenal. Per rendere tutto ancora migliore manca solo la continuità, la stessa che potrà convincere il club giallorosso alla conferma dopo aver optato per un prestito secco in estate.


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