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Rigore non dato a Castellanos. Di Canio: "Dubbi?" Durissimi Caressa e Marchegiani

di Raimondo De Magistris

"C'è qualche dubbio? Maignan ci arriva scoordinato perché Florenzi all'ultimo gli tocca il pallone e non gli permette di frenare e cambiare direzione e andare a pressare Gabbia". Paolo Di Canio, presente negli studi di 'Sky' ha così analizzato il rigore non dato al Taty Castellanos in apertura di Lazio-Milan, gara caratterizzata dagli episodi arbitrali tanto contestati dai biancocelesti e dal presidente Lotito nel post-partita.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Luca Marchegiani: "Se vai a vedere una partita di bambini e si arbitrano da soli, se succede una cosa così chi ha subito il fallo prende il pallone e va a calciare il rigore. E chi ha fatto fallo non dice nulla... Secondo me è stato un arbitraggio spietato col regolamento in mano e questo è il contrario rispetto a ciò che dovrebbe fare un arbitro. Un arbitro deve capire il senso del gioco e nell'arbitraggio di venerdì sera non è stato fatto, questa è la cosa grave. Il tema cruciale è il designatore: è lui che chiede agli arbitri di dirigere in questo modo o è una forma di autodifesa? Gli errori di venerdì, come quelli di sabato in Torino-Fiorentina, arrivano perché non c'è buonsenso, non si sforzano di entrare nel senso del gioco".

Questo invece il commento di Fabio Caressa: "Ma a cosa mi devo adeguare? Al fatto che ogni domenica cambiano idea su ogni cosa? Non c'è una linea precisa, ogni domenica c'è l'aggiustamento nei commenti che ora fanno nel post-partita. Quando è così hai sempre ragione perché s'è c'è l'incertezza te la giri come ti pare. Ho sentito parlare addirittura di terreno bagnato... Ma può essere una cosa regolamentare?"


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