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Raspadori: "Non ho parlato con Fagioli e Tonali. Il successo può far perdere la strada anche ai migliori"

di Alessio Del Lungo

Nel mondo del calcio di oggi ci sono tante cose che non piacciono agli stessi calciatori e Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli, a La Gazzetta dello Sport ha provato a spiegare quali sono questi aspetti per lui: "Quelli mediatici, che possono portare a una instabilità in ragazzi come noi. Nel calcio si raggiunge tutto molto velocemente e se non si ha la fortuna di avere attorno persone che ti fanno rimanere collegato con la realtà, ti aiutano a non dimenticare da dove vieni, il rischio di perdersi è molto alto. Passi dal non essere riconosciuto ad avere fama e stare sui media, improvvisamente hai tanti soldi da spendere: se non gestito, tutto questo può portare dei ragazzi in situazioni di difficoltà".

Due battute anche sulla situazione di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali: "Se ho parlato con loro dopo la vicenda scommesse? No, non ho avuto modo. Ma sono due ragazzi di qualità umana, non solo calcistica, e ne usciranno presto e bene. Vale quello che dicevo prima: la velocità del successo può determinare varie reazioni, compresa la sensazione di non avere limiti, e può far perdere la strada anche ai migliori".


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