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Quarantadue tiri verso la porta, 0-0. L'incredibile serata di Bergamo

di Andrea Losapio

C'è stato un sortilegio per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini. Quarantadue tiri per i nerazzurri, diciassette parate di Bartomej Dragowski, almeno un altro paio di Veseli, in particolare sul tiro a botta sicura di Freuler. Insomma, ogni due minuti c'è stato un tentativo verso la porta dell'Empoli, ogni sei c'è stata una parata, alla fine è zero a zero. Un brutto colpo per la corsa verso la Champions League che ora dista due punti, con la Roma leggermente più avanti - ma che giocherà contro l'Inter nella prossima gara - e il Milan, in visita al Parma nel lunch match di sabato.

Non è la prima volta, però, che l'Atalanta ha questi passaggi. Contro il Cagliari, subito dopo il Copenaghen - altra partita impensabile, con tantissime occasioni come stasera - con il Torino oppure contro la Sampdoria. I nerazzurri in casa non riescono a tenere il ritmo dei gol segnati lontano dalla Maresana, perché gli avversari si difendono meglio, anche rinunciando a ripartire. Un'occasione persa, ma stavolta è subentrato anche un pizzico di sfortuna: il colpo di tacco di Mancini è lì a dimostrarlo.


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