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Prandelli: "Italia? Lavoro difficile per Spalletti, serve equilibrio tra bellezza e risultato"

di Paolo Lora Lamia

Cesare Prandelli, Ct dell'Italia dal 2010 al 2014, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del nuovo corso azzurro targato Luciano Spalletti: "Luciano è bravissimo, ma è atteso da un lavoro lungo e difficile. Ora bisogna pensare al risultato, per non farsi sfuggire l’Europeo, giocando ogni partita come fosse una finale. Poi analizzeremo il perché di questa situazione, anche se è la stessa domanda che ci facciamo da quindici anni senza mai rispondere. In Italia abbiamo sposato i sistemi, non valorizziamo più i giocatori. Ma il calcio ha bisogno di imprevedibilità. Pensiamo agli attaccanti: visto i problemi che abbiamo in zona gol? D’altra parte, non si punta più sulla specificità del ruolo: ai giovani si chiedono sponde e appoggi. Ma il 9 deve fare gol! E poi nessuno dribbla più".

L'Italia crea, ma non concretizza: "Il paradosso è che questa Italia cerca sempre di giocare, è propositiva, ma magari non riesce. Piuttosto che a giocar bene in questo momento dovrebbe pensare a vincere. Ci vuole equilibrio tra bellezza e risultato. Purtroppo non siamo più capaci di vincere partite “sporche”, se n’è accorto anche Spalletti lamentandosi delle seconde palle che perdiamo. Se andiamo all’Europeo, dovrà inventarsi qualcosa che vada oltre i sistemi tattici per valorizzare i giocatori: e questo per fortuna ha dimostrato di saperlo fare".


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