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Perché i giovani calciatori italiani preferiscono andare in Germania? Lo spiega Dell'Erba

di Raimondo De Magistris

Manuel Pisano Juventus al Bayern, Filippo Manè al Borussia Dortmund, prima ancora Fabio Chiarodia al Werder Brema e Vincenzo Onofrietti, anche lui al BVB. Ma anche Cher Ndour e Ibrahima Bamba, Andrea Natali e Denis Franchi. Infine Diego della Rovere, enfant prodige della Cremonese che ha scelto il Bayern Monaco come prossimo step di crescita. Sono sempre di più i giovani calciatori italiani che preferiscono andare avanti per proseguire il loro percorso di crescita. Soprattutto la Germania.

Perché questa scelta? A spiegarla, nel corso di una intervista alla 'Gazzetta dello Sport', il centrocampista classe 2004 del Bayern Monaco Davide Dell'Erba: "Perché ci sono più possibilità di emergere grazie alle seconde squadre. Qui in Germania a 17-18 anni hai l’opportunità di misurarti con gli adulti e di crescere fisicamente e tatticamente. In Italia invece a quell’età ti ritrovi in una terra di mezzo, la Primavera ti sta stretta ma non sei ancora pronto per la prima squadra. Così è più facile perdersi".

Poi in un altro passaggio ha aggiunto: "Sono molto felice di essere al Bayern, che per me è il top, ma non mi dispiacerebbe fare un’esperienza di uno o due anni in prestito in A per crescere. Mi sento pronto per misurarmi con il campionato italiano".


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