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Parma-Pecchia, un futuro insieme che passa dalla salvezza. Centrocampo tutto da decifrare

di Tommaso Rocca

In questi giorni a Parma è atteso il rientro di Kyle Krause, che sarà al Tardini per Parma-Cagliari. Il ritorno del patron americano potrebbe sbloccare le operazioni al momento in stallo, come avvenuto un mese fa durante il calciomercato. Su tutte la trattativa per il rinnovo di Fabio Pecchia: il dialogo tra il tecnico di Lenola e la dirigenza è stato intenso e proficuo ma si attende il presidente per finalizzare l’accordo. Un’operazione che ribadisce l’intenzione chiara del club di andare avanti con Pecchia, che ha sposato in pieno la filosofia dei giovani e il progetto del tycoon americano. Il tecnico crociato in questi anni ha saputo valorizzare il patrimonio su cui erano stati investiti milioni e milioni di euro e proprio per questo secondo la società è l’uomo adatto per progettare un futuro ambizioso. Le prime basi sono state già costruite questa estate, con la società che ha investito diversi milioni su giovani molto promettenti che potrebbero crescere con il Parma e ambire a palcoscenici di prestigio. Il riferimento immediato va ovviamente a Suzuki e Keita, ma anche ad un patrimonio italiano come Leoni. Calciatori che il Parma spera di far crescere grazie all’operato di Pecchia, sempre più esperto nel lavoro con i giovani talenti, potendo quindi rientrare dei milioni spesi, o con future cessioni o con successi sportivi. Questo rinnovo è un’opportunità anche per Pecchia, che può continuare a lavorare con un gruppo di grande talento, venendo pienamente supportato da una società che ha potere economico e che lo includerà sempre più nelle decisioni extra-campo.

Prima però c’è una salvezza da portare a casa. Tutti i discorsi fatti in precedenza verrebbero completamente cancellati in caso di retrocessione. Il Parma butterebbe al vento il lavoro di questi anni, perdendo i calciatori migliori a prezzi bassi e ripartendo ancora una volta da zero. Uno scenario sportivamente catastrofico, che va evitato in tutti i modi. La squadra ha le potenzialità per ottenere la salvezza, ma ora c’è da iniziare a macinare punti, evitando errori e distrazioni che il Parma ha pagato a caro prezzo. I crociati stanno imparando a conoscere un campionato spietato, che non ammette errori e cali. Seppur la squadra di Pecchia sul piano del gioco abbia fatto vedere grandi cose, i punti raccolti non rispecchiano quanto di buono mostrato. Questo non è ammissibile per una squadra che vuole salvarsi e sicuramente i crociati avranno imparato tanto da queste prime gare in massima serie. Il prossimo avversario è il Cagliari di Nicola, che arriva lunedì a Tardini alla disperata caccia di punti. Dopo una settimana di ritiro, i sardi giocheranno con il coltello tra i denti e il Parma dovrà rispondere con altrettanta grinta e voglia di fare il risultato. Dopo tre gare senza successi, per i crociati vincere sarebbe fondamentale.

Intanto Pecchia deve ancora decifrare il centrocampo a sua disposizione. Il reparto è stato falcidiato dagli infortuni e, eccezion fatta per Bernabé e Sohm, gli altri si sono alternati a seconda delle esigenze. A breve, il tecnico crociato dovrebbe avere a disposizione anche Estevez, oltre a Keita che lunedì rientrerà dalla squalifica. Più opzioni tra cui scegliere, che permetteranno a Pecchia di provare diverse alternative e valutare di partita in partita l’opzione migliore. Con Hernani, Estevez e Keita a disposizione, Pecchia potrebbe valutare di avanzare il raggio d’azione di Bernabé, anche se il suo apporto in prima impostazione finora è stato fondamentale. C’è grande attesa per vedere davvero all’opera Mandela Keita: dimenticati i 18 minuti con espulsione contro l’Udinese, ora il belga è chiamato a dimostrare di valere davvero i 15 milioni spesi. Non verrà giudicato di certo per le prime 3-4 partite, ma nell’arco della stagione dovrà fare la differenza, visto che è stato preso per quello. Senza dimenticare anche Haj Mohamed, che contro il Lecce è entrato benissimo, fornendo l’assist per Hainaut a tempo scaduto. Un piccolo gioiellino che Pecchia dovrà gestire con cautela, inserendolo nelle rotazioni di un centrocampo che finalmente avrà più alternative.


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