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Paratici: "Pirlo come Zidane? Me lo auguro, visti i suoi risultati. Andrea farà gioco di qualità"

di Simone Bernabei

Il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici ha parlato a Mediaset per spiegare i motivi dietro l'esonero di Maurizio Sarri e la promozione in prima squadra di Andrea Pirlo: "Perché è successo tutto così velocemente? Le riflessioni non sono dovute alla gara col Lione, sono riflessioni stagionali. Durante una stagione ci sono tante situazioni, tanti episodi e alla fine si fa un consuntivo. In questi ultimi 20 giorni abbiamo parlato e siamo arrivati a questo tipo di conclusione. Esistevano altre candidature oltre a Pirlo? Il destino di Sarri non era già deciso, ci sono state tante considerazioni e ci siamo presi il nostro tempo per riflettere. Poi siamo arrivati a questa conclusione fra ieri sera e stamattina. Volevamo prima finire tutto per avere la testa libera e la giusta lucidità per prendere decisioni. Una volta scelto di cambiare allenatore siamo andati su Andrea perché abbiamo pensato che fosse il profilo più adatto per questo momento storico della Juventus. Cosa porterà Pirlo da tecnico? Non devo presentarlo io. E' stato un grandissimo giocatore, conosce l'ambiente e porterà appartenenza. Credo che il suo stile di gioco sarà di qualità, proprio come lo era da giocatore. Che momento storico è per la Juve? Un momento che parla di 9 Scudetti in 9 anni, qualcosa di inesplorato per tutti perché non è mai successo. Ogni anno siamo a fare un passettino sempre oltre il nostro limite, per fare questo dobbiamo cercare sempre di rinnovarci, sempre nuove motivazioni. Noi abbiamo giocato 2 finali di Champions con 7-8 giocatori diversi. I cicli nel calcio durano 3 anni, noi siamo al terzo ricambio. E' un qualcosa di inesplorato e noi stiamo cercando di affrontarlo con passione, come sempre. Per Pirlo un percorso alla Zidane? Ce lo auguriamo, visti i risultati di Zidane. Ognuno ha il proprio carattere, sono persone diverse e hanno stili differenti. Pirlo è sempre rimasto legato all'ambiente juventino e deve restare se stesso, deve restare Andrea Pirlo. L'esonero di Sarri è dipeso dai risultati, dal gioco o dallo spogliatoio? Scelgo la quarta risposta: è stato un insieme di situazioni che si sono create durante la stagione. Non c'è mai una sola ragione, ma un insieme di cose".


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