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"OMG, è davvero lui". McKennie racconta l'incredulità del primo incontro con CR7 alla Juve

di Simone Bernabei

Il centrocampista della Juventus Weston McKennie ha parlato ai media di Dallas durante una conferenza stampa digitale in cui ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti il suo arrivo a Torino e il primo impatto con Cristiano Ronaldo: "Essere alla Juventus significa essere nel più grande club italiano, ogni volta che vado in centro a Torino vengo fermato ogni 10 metri. Uscire è una delle cose che amo, è bello interagire con le persone ma mi piace anche la mia privacy. A Dallas iniziano a riconoscermi adesso, in Italia è successo da subito anche se avevo indosso mascherina e cappello. Le persone ti seguono anche per centinaia di metri, entrano nei negozi in cui entri tu, chiedono foto. So che questo fa parte della mia professione, ma a volte se vuoi restare da solo può dare fastidio. Adesso in Italia riconoscono anche i miei cani, quindi è difficile uscire. CR7? La prima volta che l'ho visto stavo entrando dal fisioterapista e lui stava uscendo. Ho pensato "oh my god, è davvero lui". Ho cercato di comportarmi normalmente e non sembrare una specie di tifoso, visto che è un mio compagno. E' stato bellissimo allenarsi con lui, mi ha insegnato tanto: disciplina, professionismo, grinta, fame. Il mondo del calcio? Prima di andare in Germania giocavo a football americano. Non fossi diventato un calciatore, oggi sarei probabilmente in NFL".


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