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Nuovo mondiale per club, quanti dubbi. Causa dei giocatori, perplesse anche Inter e Juve

di Ivan Cardia

Il nuovo mondiale per club, programmato dalla FIFA per l'estate 2025, resta un grandissimo punto interrogativo. Nei giorni scorsi si è registrata la perplessità, poi smentita sia dal Real Madrid che dal diretto interessato, di Carlo Ancelotti sull'argomento. Che, soprattutto, vede da tempo sul piede di guerra i sindacati dei calciatori, contrari a una manifestazione che rende ancora più pesanti una stagione già lunghissima e un calendario già più che ingolfato.

Il Corriere dello Sport fa il punto, partendo da quel che manca. Soldi e sponsor. Allo stato attuale, il mondiale è una nebulosa: non sono stati venduti i diritti tv, non sono noti gli accordi di sponsorizzazione, non si conoscono le città in cui si dovrebbe giocare. Non è neanche stato chiarito ufficialmente neanche il contributo che andrà ai club che parteciperanno. All'inizio si era parlato di una cifra minima da 50 milioni di euro, per arrivare a 100. In diversi, a partire dallo stesso Ancelotti, hanno però fatto riferimento a importi decisamente inferiori.

Le perplessità aumentano, le avrebbero anche Inter e Juventus, i due club italiani coinvolti nella competizione e che le avrebbero comunicate. L'opposizione più forte, però, arriva appunto dai giocatori, con i sindacati di Francia e Inghilterra che hanno fatto causa alla FIFA, portando la questione all'attenzione della giustizia europea. C'è poi un tema non proprio secondario, quello dei contratti in scadenza al 30 giugno 2025: considerato che la manifestazione si svolgerebbe a cavallo tra le due stagioni sportive, non è chiaro come risolvere la questione. O, almeno, non è stata ancora risolta.


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