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Nevio Scala: "Buffon è il più grande di tutti". Poi racconta il retroscena sul suo esordio

di Andrea Piras

Nel corso di un intervento sul Quotidiano Nazionale, Nevio Scala ha ricordato l'esordio di Gigi Buffon: "Perché scelsi di schierare Gigi quel giorno? Per quello che mi aveva fatto vedere nei giorni prima della partita. Era un periodo terribile, si era infortunato Luca Bucci, il titolare, e quindi aggregammo Gigi per gli allenamenti. In tutta la settimana nessuno riuscì a fargli gol, le prendeva tutte. Quando iniziai ad avere l’idea mi consultai con il preparatore dei portieri, Enzo Di Palma. Che ne pensi? Lui mi disse: questo è un fenomeno. Aveva solo 17 anni. Nell’occasione il secondo portiere, Nista, si comportò con grande signorilità. Io mi convinsi completamente la sera prima della partita, quando andai a chiedere a Gigi: ma se ti faccio giocare, te la senti? Lui mi rispose: mister, che problema c’è? Aveva già una grande sicurezza e tanta voglia di imporsi. Poi è andato oltre qualsiasi aspettativa. Io l’anno dopo andai via, quindi non me lo sono potuto godere tantissimo. Ma in quella risposta sicura, nella sua serenità al momento di affrontare grandi pressioni, avevo già intuito che era destinato a grandi cose".

"Buffon è il più grande di tutti? Sì - prosegue Scala - non si deve offendere nessuno e ovviamente è un discorso solo teorico perché i tempi sono molto diversi e ognuno gioca nel suo contesto. Ma Gigi ha vissuto il grande cambiamento del gioco, l’aumento della velocità e del numero di tiri subiti, e si è sempre fatto trovare pronto. Per me è stato il più forte di sempre, non solo del calcio italiano".


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